Conclusa la nona edizione del Regional Seapower Symposium

Si è conclusa ieri a Venezia la nona edizione del Regional Seapower Symposium delle Marine del Mediterraneo e Mar Nero. Il Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, è intervenuto a sottolineare l’importanza di questo evento che ha visto Venezia, città marittima per eccellenza, come sede più indicata per dibattiti sull’uso libero e lecito del mare. Evidenziando il ruolo chiave che le Marine hanno nell’ambito marittimo, il Ministro ha preso il Simposio come esempio della collaborazione che è necessaria per risolvere questioni globali come quelle affrontate durante i lavori appena conclusi. Prima dell’intervento finale del Ministro, il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, aveva ringraziato tutti i presenti appartenenti a 49 tra Marine e Organizzazioni Internazionali che hanno contribuito al successo di questa edizione del Simposio.Riepilogando le considerazioni tratte dai lavori delle sessioni, l’ammiraglio ha sottolineato i concetti che dovranno essere alla base del processo di evoluzione ed innovazione di tutte le marine: flessibilità, adattabilità, sostenibilità, ma soprattutto cooperazione, non solo tra Marine ma anche nell’ambito inter-agenzia, coinvolgendo tutte le amministrazioni con competenze relative al mare. Il Capo di Stato Maggiore, invitando a proseguire sulla rotta di una trasformazione efficace nonostante la persistente crisi finanziaria, ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza del fattore umano: i marinai, risorsa strategica irrinunciabile su cui fare affidamento, costituiscono la vera e propria “anima” di ogni Marina. Il Simposio ha anche sancito l’adesione della Marina del Sudafrica al sistema T-RMN (Trans-Regional Maritime Network) per lo scambio dei dati del traffico marittimo su scala mondiale. Con il Sud Africa, che si affaccia su due oceani, si aggiunge un altro importante tassello nella monitorizzazione del traffico marittimo mondiale.
Il tema di questa nona edizione del Simposio, riguardante l’evolversi del ruolo delle marine moderne, è stato analizzato sotto tre aspetti, corrispondenti a tre sessioni  di lavoro.  La prima sessione, moderata dal Capo della Marina statunitense, ha approfondito l’influenza delle missioni più recenti sui criteri di costruzione delle ultime navi militari, ed ha visto esporre le testimonianze delle marine di Germania, Grecia, Olanda e Regno Unito insieme a quelle del Comando Marittimo Alleato di Napoli e di Fincantieri.  La sessione successiva, moderata dal Capo della Marina portoghese, ha cercato di evidenziare le sfide e le opportunità derivanti dall’interazione tra marine e altre amministrazioni in ottica inter-agenzia, traendo spunto dalle opinioni dei rappresentanti delle marine di Belgio, Croazia, Georgia e Spagna, integrate da quelle della Guardia Costiera italiana e della Direzione Generale MARE della Commissione Europea. L’ultima sessione, moderata dal Capo della Marina francese, ha infine esplorato i nuovi strumenti normativi e capacità informative a disposizione delle marine per contribuire alla sicurezza marittima al di là delle operazioni più puramente militari, grazie ai punti di vista delle marine di Turchia, Brasile e Marocco e quelli  del Ministero degli Affari Esteri italiano, dello Staff Militare dell’Unione Europea, della Guardia Costiera USA e della International Maritime Organization. La prossima edizione del Regional Seapower Symposium di Venezia, la decima, è prevista nel 2014.

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