L’India rinuncia ai missili Spike

L’esercito indiano ha annullato all’ultimo momento l’acquisto di un ingente quantitativo di missili guidati anticarro Spike in una commessa del valore di oltre due miliardi di euro assegnata senza gara ad una compagnia israeliana. Lo ha scritto il 13 aprile il quotidiano The Times of India. Nell’ambito di forti tensioni legate a scandali per presunte tangenti in acquisizioni da parte delle forze armate indiane (fra cui un’inchiesta sulla fornitura di 12 elicotteri AW-101 di AgustaWestland), l’esercito ha comunicato che per evitare sospetti la commessa per i missili anticarro alla israeliana Rafael Advanced Defence Systems ”è stata annullata” e che ”si procederà ad una nuova gara”. Da anni l’esercito indiano cerca di sostituire i vecchi Milan e Kokkurs con più moderni missili anti-tank. Tempo fa in un accordo fra governi con gli Usa era stato definito l’acquisto degli statunitensi Javelin prodotti da Raytheon e Lockheed Martin, ma l’operazione era sfumata per il rifiuto delle compagnie americane di trasferire tecnologia all’indiana Bharat Dynamics Limited.

Con fonte Ansa

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