PRIMO TRIMESTRE DEBOLE MA IN LINEA CON LE STIME PER FINMECCANICA

Adnkronos – Finmeccanica chiude il primo trimestre dell’esercizio con risultati in linea con le previsioni. Il risultato netto e’ positivo per 6 milioni di euro rispetto ai 24 milioni del primo trimestre del 2012. Un dato che risente dell’incidenza negativa delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. I ricavi si attestano a 3,7 miliardi rispetto ai 3,686 miliardi dello stesso periodo del 2012. Il miglioramento negli elicotteri, nell’aeronautica e nei sistemi di difesa è parzialmente compensato dalla riduzione nell’elettronica per la difesa e sicurezza, nei trasporti e nell’energia. I risultati del primo trimestre di Finmeccanica, si legge in una nota del gruppo, sono sostanzialmente allineati a quelli dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, a eccezione dell’andamento commerciale, e superiori alle previsioni elaborate in sede di predisposizione del budget. In particolare, i settori dell’aerospazio e difesa hanno evidenziato un andamento commerciale migliore rispetto alle previsioni, ancorche’ inferiore rispetto ai primi tre mesi del 2012 per effetto della riduzione attribuibile all’elettronica per la difesa e sicurezza (comunque in miglioramento rispetto alle previsioni di budget) e ai sistemi di difesa. Complessivamente, inoltre, l’aerospazio e difesa ha evidenziato ricavi e redditivita’ superiori sia a quelli dello stesso periodo del 2012 che alle previsioni.

Al contrario, i settori del civile (Energia, Trasporti e Fata) hanno evidenziato risultati peggiori. Gli ordini acquisiti (3.025 milioni di euro) diminuiscono, rispetto al primo trimestre 2012, di 455 milioni di euro, in particolare per la riduzione rilevata nei settori dell’aerospazio e difesa, i cui ordini sono risultati inferiori per 272 milioni di euro (in linea con le previsioni di flessione nell’elettronica per la difesa e sicurezza), mentre nei settori del civile la riduzione e’ pari a 183 milioni di euro. Il portafoglio ordini al 31 marzo e’ pari a 43,944 miliardi di euro e registra una riduzione di 964 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2012, attribuibile sostanzialmente a un ‘book to bill’ (rapporto ordini-ricavi) inferiore uno. Il portafoglio assicura una copertura equivalente a circa due anni e mezzo di produzione. Gli oneri finanziari netti evidenziano un peggioramento pari a 15 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2012, attribuibile agli effetti della valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto (12 milioni di euro negativi nel 2013 a fronte di proventi pari a 9 milioni di euro nel primo trimestre 2012), riferibile principalmente alla partecipazione in Sukhoi Aircraft. tax rate effettivo al 31 marzo 2013 evidenzia un incremento rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

Eliminando pero’ gli effetti della valutazione delle partecipazioni secondo il metodo del patrimonio netto, il tax rate effettivo risulta in linea con quello del 2012. In ogni caso tale indice risente della stagionalita’ dei risultati e tendera’ a riallinearsi nel corso dell’esercizio ai valori gia’ realizzati in passato. Al 31 marzo 2013, quindi, il free operating cash flow, che e’ da considerarsi in un’ottica di periodo, e’ risultato negativo (assorbimento di cassa) per 1.435 milioni di euro rispetto ai 1.138 milioni di euro negativi al 31 marzo 2012, con un peggioramento di 297 milioni di euro, riferibile in gran parte all’andamento del capitale circolante. Nel corso del primo trimestre 2013 l’attività di investimento, resasi necessaria per lo sviluppo dei prodotti, è risultata concentrata per circa il 40% nel settore Aeronautica, per il 25% nel settore Elicotteri e per il 20% nel settore Elettronica per la Difesa e Sicurezza . L’indebitamento finanziario netto (prevalenza dei debiti sui crediti finanziari e le disponibilità e mezzi equivalenti) del Gruppo al 31 marzo 2013 risulta pari a 4.858 milioni di euro, in aumento rispetto a quello consuntivato al 31 dicembre 2012 (3.373 milioni di euro). L’aumento del dato di indebitamento netto al 31 marzo 2013 e’ essenzialmente dovuto dall’effetto negativo del flusso di cassa di periodo, negativo per 1.435 milioni di euro (negativo per 1.138 milioni di euro al 31 marzo 2012), andamento peraltro tipico nelle dinamiche del gruppo.

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