Pansa a Le Bourget: Finmeccanica non teme scalate

di Enrica Piovan  – ANSA 

Finmeccanica sta diventando solida e stabile. E si sta rafforzando per essere pronta a cogliere eventuali opportunità di integrazione. L’amministratore delegato Alessandro Pansa allontana il rischio scalate e rassicura sulla liquidità del gruppo, che sta cercando di togliersi di dosso le ombre dei recenti scandali giudiziari. L’occasione è il salone internazionale dell’aeronautica di Le Bourget, che ha aperto oggi i battenti e dove Finmeccanica ha anche annunciato 240 milioni di euro di nuove commesse per le controllate AgustaWestland e Selex Es. Il piano il colosso della difesa, che si fonda su tre obiettivi (governance, ristrutturazione del business e strategie) va ”nella direzione di rafforzare il gruppo affinché sia pronto a qualsivoglia opportunità di integrazione dovesse capitare davanti”, ha spiegato Pansa in conferenza stampa, precisando che, rispetto ad un anno fa, Finmeccanica oggi è anche ”più consapevole” delle sue opportunità, problemi, strutture e obiettivi. E a chi paventa il rischio scalate, l’a.d. assicura che non ci sono motivi di tensione a livello di liquidità, ne’ difficoltà nella struttura finanziaria. ”Finmeccanica sta diventando una società solida e stabile”, ha rassicurato Pansa, precisando in particolare che sulla governance si sta facendo un lavoro che va ”riadattato ogni giorno”, mentre per quanto riguarda le strategie, il Gruppo intende investire nei mercati ‘strategici’ (Cina, Brasile, Turchia, Arabia Saudita, India, ecc.), che sono quelli verso cui si sta spostando la domanda mondiale di Difesa. Pansa ha anche aperto alla possibilità di crescere in Avio Space, e ha sottolineato l’importanza di non restare fuori dal programma per il drone europeo su cui c’è l’impegno di Alenia Aermacchi. A proposito delle tensioni sugli esuberi di Selex Es, Pansa ha difeso il Piano: si tratta dell’unica strada per rivitalizzare il settore ed è la soluzione ”meno invasiva” per i lavoratori: i sindacati “sapranno comprendere”. Critico invece sulla partnership ”molto difficile e insoddisfacente” con i russi di Sukhoi in Superjet. Sulle dismissioni, infine, l’ad ha ribadito che non si vende per raccogliere soldi con cui rimborsare il debito, ma per definire un perimetro di attività ”consistente e logico”. Ma proprio a proposito del piano della società, il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato, oggi in visita al Salone, fa notare che ”non esiste solo la possibilità di dismissioni, ma anche di trovare partner”. L’obiettivo principale del Governo, ha quindi sottolineato, è “mantenere una forte presenza industriale in Italia”.

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