Nel 2014 il via allo sviluppo del bombardiere russo PAK-DA

Valery Gerasimov, Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate della Federazione Russa (nonché Primo Vice Ministro della Difesa e Generale dell’Esercito) ha affermato che lo sviluppo del nuovo bombardiere di quinta generazione PAK-DA (acronimo di Perspektivnyi Aviatsionnyi Kompleks Dalney Aviatsyi – Complesso Aereo Futuro per le Forze Aeree Strategiche) avrà inizio entro la fine del 2014. Entro la fine del 2013 il bureau di progettazione presenterà al Ministero della Difesa il piano dei lavori per la costruzione del bombardiere e la relativa stima dei costi. Approvato nel marzo 2013, il progetto PAK-DA rimpiazzerà i bombardieri Tu-95MS e Tu-160 attualmente in servizio nella VVS e verrà realizzato dall’ufficio tecnico di progettazione Tupolev; secondo gli analisti militari il nuovo bombardiere potrebbe essere costruito in serie entro il 2020, secondo altri pareri potrebbe invece effettuare il primo volo entro quella data. Lo sviluppo dei motori è iniziato già dal 2011: i propulsori dell’aereo potrebbero essere infatti le versioni aggiornate del Al-41F-1S (o 117S), propulsore sviluppato per il Sukhoi Su-35BM dotato di una spinta massima in postcombustione di 32000 libbre o 142 kN; o diversamente il Kuznetsov NK-32, motore attualmente installato sul bombardiere supersonico Tupolev Tu-160 e la cui spinta in postcombustione è decisamente superiore (55000 libbre o 245 kN). Sebbene il layout strutturale non sia stato ufficialmente annunciato, secondo la stampa specializzata il bombardiere strategico russo presenterà alcune somiglianze con lo statunitense Northrop Grumman B-2 Spirit e sarà quindi caratterizzato da una cellula stealth. Non si tratta di una realizzazione ex novo dato che tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80 i sovietici si occuparono di un velivolo simile con un progetto ambizioso studiato sempre dall’OKB Tupolev denominato Tu-202. Per quanto riguarda gli armamenti, oltre ai missili aria terra e al munizionamento convenzionale e nucleare, il PAK-DA potrebbe essere equipaggiato con i nuovi missili Raduga Kh-101 in grado di colpire un bersaglio ad oltre 6.000 chilometri di distanza. Al momento la flotta di bombardieri strategici dell’aeronautica militare russa comprende 63 Tupolev Tu-95 (32 Tu-95MS6 e 31 Tu-95MS16) e 16 Tupolev Tu-160.

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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