Assalirono una nave italiana: sconto di pena ai pirati somali

AGI – Sconto di pena per il gruppo di pirati somali ritenuti responsabili del sequestro della nave Montecristo (nella foto), avvenuto nell’ottobre del 2011 al largo del Golfo di Aden. La prima corte d’assise d’appello di Roma ha condannato il presunto capo della banda a 15 anni di carcere (rispetto ai 19 avuti in primo grado) per i reati di sequestro a scopo di estorsione, danneggiamento e detenzione di armi da guerra. Dodici anni di reclusione (rispetto ai 16 decisi dalla corte d’assise) sono stati attribuiti agli altri sette componenti del gruppo, accusati degli stessi reati. La posizione di un ultimo imputato, che avrebbe manifestato in carcere problemi di salute mentale, resta legata alla valutazione del professor Maurizio Marasco, nominato perito dalla corte. La Montecristo, nave portacontainer adibita al trasporto di ferro e diretta in Yemen, fu sequestrata mentre era in navigazione con a bordo 23 persone: 7 italiani, 10 ucraini e 6 indiani. La liberazione degli ostaggi avvenne grazie a un blitz compiuto dalle forze militari britanniche: l’equipaggio era riuscito a mettersi in salvo rifugiandosi in una parte protetta della nave. In primo grado, poi, cadde l’accusa, contestata dalla procura, di sequestro di persona con finalità di terrorismo.

Foto: Marine traffic

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