Il caso marò blocca la legge indiana sulle guardie private

ANSA – L'”inetta gestione” della vicenda dei marò sta minacciando di far deragliare un ambizioso progetto dell’India per rafforzare la sicurezza contro i pirati somali delle proprie unità commerciali in navigazione nell’oceano Indiano. Lo sostiene il domenicale Sunday Standard di New Delhi. Il giornale ricorda che il ministero dell’Interno ha messo a punto un progetto in base al quale è prevista la formazione di centinaia di uomini di élite di un corpo denominato Forza di sicurezza industriale centrale (Cisf) da destinare, per gruppi di cinque, sulle petroliere e le navi da carico indiane che incrociano nelle zone più pericolose dell’oceano. “E’ da un anno ormai – ha detto una fonte anonima del ministero dell’Interno – che il progetto è stato inviato ai ministeri degli Esteri e della Giustizia visto che i ‘commando’ opereranno in acque internazionali, senza però che finora ci sia pervenuta una risposta”. “Ci è stato detto – ha aggiunto infine la fonte – che data la persistenza della crisi con i Fucilieri di Marina italiani ci sono difficoltà per la concessione del via libera in tempi brevi. Noi abbiamo già formato 150 uomini del Cisf ai conflitti marittimi, e altri 150 sono attualmente in fase di addestramento”.

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