MiG-25 siriani ancora operativi?

La Syrian Arab Air Force (SAAF) ha acquistato negli anni 70 un numero imprecisato di MiG-25, ovvero il caccia intercettore più veloce al mondo; secondo gli analisti militari si trattava nel dettaglio di 16 MiG-25PD, 8 MiG-25RB e due addestratori MiG-25PU. Secondo Flightglobal, la forza aerea siriana aveva ritirato tutti i suoi MiG-25 entro la fine del 2011 e invece, secondo quanto mostrato da alcune immagini satellitari, pare che alcuni esemplari di MiG-25 siano ancora perfettamente operativi. Non solo: la tesi è stata confermata da alcuni video girati dai ribelli antigovernativi che mostrano una coppia di MiG-25PD in azione sulla base di Palmyra. Secondo i ribelli, i possenti Foxbat (nome in codice NATO del MiG-25) sarebbero stati usati per missioni di bombardamento ai danni della popolazione civile.

Tuttavia la veridicità di quanto affermato è confutata dal fatto che le capacità della versione PD non sono assolutamente adatte al bombardamento (a differenza della versione RB, senza contare che le capacità di bombardamento di quest’ultima sono estremamente limitate, date le caratteristiche tecniche del velivolo); in tal senso l’aviazione siriana possiede cacciabombardieri più adatti allo scopo per dimensioni e finalità costruttive: MiG-29, Su-22 e Su-24. É più probabile invece, che i voli dei MiG-25 siano da interpretare come una risposta nei confronti della Turchia in relazione all’abbattimento di un caccia siriano MiG-23 da parte di un F-16 turco (avvenuto il 23 marzo) e dunque al fine di attuare la protezione degli aerei d’attacco al suolo in volo lungo i confini turco-siriani.

Foto: Iranian military forum, Military Edge

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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