Tsahal penetra in forze nella striscia di gaza

L’esercito israeliano è penetrata ieri sera dopo le 21 nella Striscia di Gaza per un’operazione che appare limitata a distruggere i tunnel e le postazioni che consentono ai miliziani di Hamas di penetrare in territorio israeliano. Nonostante i negoziati in corso per stabilire una tregua alle ostilità a indurre Israele a scatenare un’offensiva terrestre nella Striscia è stato il raid effettuato ieri mattina nel Neghev da una quindicina di miliziani di Hamas..”Colpiremmo i tunnel che arrivano da Gaza fin dentro Israele” ha detto ieri sera il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.

Secondo quanto ha riferito la radio militare il commando di Hamas è penetrato mediante un tunnel in Israele, nella zona antistante il sud della striscia di Gaza. I miliziani sono stati però subito individuati  dall’esercito che ha aperto il fuoco mentre le forze aeree hanno bombardato l’ingresso ai  tunnel.  Se l’infiltrazione fosse riuscita, ha affermato la radio militare, Hamas avrebbe potuto compiere un attentato di ”rilevanza strategica” in Israele. Migliaia di abitanti del Neghev occidentale sono rimasti chiusi a lungo nelle loro abitazioni, mentre l’esercito è stato impegnato tutto il giorno in perlustrazioni per accertarsi che non vi fossero altri miliziani. Ieri Israele ha intercettato e abbattuto un altro drone di Hamas nei pressi di Ashkelon, nel sud del Paese.

“La contraerea ha individuato un drone e lo ha intercettato con un missile Patriot terra-aria nei pressi di Ashkelon” hanno riferito i militari israeliani. Le Brigate Ezzedine al-Qassam, braccio armato del movimento islamico palestinese Hamas che controlla la Striscia di Gaza, ha dichiarato di aver inviato il drone nello spazio aereo del “nemico sionista”. L’attacco terrestre sembra concentrarsi soprattutto nel settore settentrionale della Striscia anche se i  portavoce militari israeliani ammettono che l’operazione si sviluppa in tutta la Striscia senza risparmio di mezzi: fanteria, carri armati, artiglieria e diverse unità di genieri addette alla demolizione dei tunnel  oltre al supporto aereo e navale.

Almeno un soldato israeliano è rimasto ucciso questa mattina nelle operazioni che potrebbero ampliarsi a tutta la Striscia come sembrerebbe indicare la mobilitazione di altri 18 mila riservisti richiesta dai comandi militari pe far fronte alle esigenze determinate dall’attacco alla Striscia. Che l’operazione sia as ampio respiro pare confermato anche dall’invito (per così dire) formulato dal comando israeliano  a mezzo milione di abitanti di Gaza a lasciare le loro case per motivi di sicurezza. L’escalation dell’Operazione “Protective Edge” sottolinea ora la necessità per Israele di conseguire una vittoria strategica su Hamas  anche se il governo di Gerusalemme ha precisato ieri che l’obiettivo dell’attacco non è l’eliminazione del movimento palestinese.

Foto Debka, AP

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