Il Congresso approva 577 miliardi per il Pentagono

Il Congresso statunitense ha approvato il 12 dicembre la legge 89-11 che autorizza l’amministrazione a staziare 577 miliardi di dollari per la Difesa, inclusi 64 miliardi per le operazioni all’estero nell’esercizio finanziario 2014-2015 iniziato lo scorso ottobre. La legge, che era stata approvata dalla Camera dei rappresentanti la scorsa settimana, adesso andrà alla Casa Bianca per la firma del presidente. Il programma militare prevede anche  il finanziamento ai curdi per supportarli nella lotta contro lo Stato Islamico, l’addestramento e finanziamento delle milizie dell’opposizione “moderata” siriana e la copertura dei costi del ritiro del grosso delle forze dall’Afghanistan.

Il bilancio è suddiviso tra budget di base del Pentagono (496 miliardi di dollari), in linea con le richieste della Casa Bianca e sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno in cui circa la metà delle risorse assegnate viene assorbita dal pagamento delle retribuzioni al personale.

Altri 64 miliardi finanziano le missioni all’estero incluso il ritiro di truppe e mezzi dall’Afghanistan dove nel 2015 resteranno solo 11 mila militari statunitensi. Infine 17,9 miliardi sono destinati al Dipartimento (Ministero) dell’Energia per la gestione dell’arsenale nucleare.

Sono stati autorizzati tagli nella copertura al personale per medicinali e indennità di alloggio mentre un’apposita commissione valuterà entro febbraio i provvedimenti da assumere per individuare i “rami secchi” da tagliare e ridurre i costi della Difesa. Approvato invece un aumento delle retribuzione dell’1 per cento come richiesto dal Pentagono anche se in passato il Congresso aveva sempre autorizzato incrementi retributivi più elevati di quelli richiesti dal Dipartimento della Difesa.

Il Congresso ha inoltre respinto il programma di riduzioni di mezzi messo a punto dal Pentagono per tagliare le spese di esercizio che comprendeva il ritiro della flotta di aerei da attacco A.-10 (una dozzina dei quali impiegati ora in Iraq) tesa a trasferire i reparti  alle attività di preparazione all’adozione dell’F-35 e la radiazione della portaerei George Washington della classe Nimitz.

Tra le riduzioni approvate figura invece il taglio di perderà 3 delle 13 Combat Aviation Brigade mentre resteranno inalterate le 10 brigate similari della National Guard con un risparmio previsto l’anno prossimo di 2v miliardi di dollari.
Nel Fiscal Year 2015 verranno acquistati 38 F-35 (4 in più del previsto e 9 in più del FY 2014)  e 15 EA-18G Growlers per la US Navy (1,46 miliardi)  oltre a 341 milioni per ammodernare 12 elicotteri d’attacco AH-64 Apache e 9 multiruolo UH-60 Black Hawk dell’US Army e sono stati finanziati costi per la flotta di aerei radar  E-3 Airborne Warning and Control System (AWAC) pari a 90,5 milioni.

Foto: US DoD, Casa Bianca

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