Finmeccanica valuta partner per Drs

Un partner industriale o finanziario per Drs Technologies, il gruppo statunitense di forniture per la Difesa e l’intelligence con forti valenze strategiche. E’ questa una parte del futuro di Finmeccanica disegnata dall’amministratore delegato Mauro Moretti, che ha presentato ieri il nuovo piano industriale agli analisti finanziari a Londra. Un quadro, specie la parte sui risparmi, che la Borsa ha ben accolto: il titolo Finmeccanica è stato il migliore sul listino principale di Piazza Affari, con una crescita del 2,3% a 9,2 euro. Su Drs l’ad di Finmeccanica vuole fare “la scelta migliore, su una strada che rafforzi la società per avviare la crescita”. Nomi ancora ufficialmente non ce ne sono e sul partner industriale o finanziario “stiamo valutando le opportunità: in un senso ne abbiamo di un tipo, nell’altro di un tipo diverso”, aggiunge Moretti.

Più definito il piano di rilancio, con difficoltà che però rimangono “nel gestire la società come un ‘player domestico’ nel mercato statunitense della Difesa e nella continua riduzione dei volumi (circa il 50% dal 2009) anche per il taglio del budget della Difesa Usa”.

In ogni caso “entro il primo trimestre”, aggiunge il direttore finanziario Gian Piero Cutillo, Finmeccanica cederà attività della controllata in perdita, che generano circa 200 milioni di ricavi.

Più in generale Finmeccanica punta a integrare maggiormente l’attività operativa delle controllate nella holding e “siamo fiduciosi di riuscire” a raggiungere i risparmi anche grazie al nuovo modello organizzativo “più omogeneo e integrato”.

Per la vendita delle Ansaldo ai giapponesi di Hitachi o ai cinesi di Insigma non sono trapelate novità: al momento non ci sono preferenze e ragionevolmente il Cda dal quale uscirà il nome con il quale condurre le trattative in esclusiva si terrà la prossima settimana.

Moretti tiene a precisare agli analisti che Finmeccanica “non ha fretta di vendere” asset per ridurre il debito “perché siamo ben finanziati e non abbiamo problemi di liquidità”.  Moretti ha smentito le voci secondo cui i giapponesi dell’Hitachi sarebbero preferiti rispetto ai concorrenti di Insigma. “Non c’è ancora una preferenza per Hitachi – ha detto – ci sono solo indiscrezioni di stampa.

In “soli” otto mesi, Finmeccanica è già sulla strada del cambiamento e con il nuovo piano industriale, approvato martedì dal cda, il gruppo vedrà una “profonda svolta” nei  prossimi 2-3 anni, ha evidenziato Moretti. Un “piano serio per tornare ad essere competitivi e creare valore per gli azionisti”.

(fonti ANSA, AGI e Adnkronos)

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