Missione prolungata per i Typhoon italiani nel Baltico

L’Italia prolungherà di altri quattro  mesi, fino ad agosto, la missione aerea in Lituania, parte della sorveglianza dello spazio aereo delle tre repubbliche baltiche da  parte della Nato. Lo ha annunciato ieri il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, al termine della ministeriale Difesa della Nato. “Abbiamo  dato la disponibilità a continuare il lavoro dell’Aeronautica italiana in Lituania. C’è stata la richiesta di prolungare per altri quattro mesi la missione noi abbiamo dato la nostra disponibilità”.

“E’ previsto che ci sia una rotazione con un altro paese che doveva sostituirci, ma i lituani si sentono rassicurati dalla  continuazione della nostra presenza” nel loro paese, ha concluso Pinotti.

L’Italia partecipa alla sorveglianza dello spazio aereo della Lituania con 4 caccia multiruolo Eurofighter Typhoon. La missione, cominciata lo scorso gennaio, vede l’Italia guidare anche gli altri tre “flight” di 4 aerei ciascuno assegnati alla Baltic Air Patrol (BAP) della NATO attualmente al comando del colonnello dell’Aeronautica militare Marco Bertoli.

I jet italiani sono rischierati da inizio anno all’aeroporto militare di Šiauliai, in Lituania, con 4 Mig-29 polacchi, 4 Typhoon spagnoli operano dalla base estone di Amari e 4 F-16 del Belgio nella base polacca di Malbork.

La BAP è stata istituita nel 2004, anno d’ingresso di Estonia, Lettonia e Lituania nell’Alleanza atlantica, per garantire la difesa aerea delle Repubbliche Baltiche (che non dispongono di aerei da combattimento)con un flight di 4 caccia forniti a rotazione dai Paesi alleati. Il contingente aeronautico è stato prima triplicato e poi quadruplicato l’anno scorso in seguito alla crisi con la Russia e al conflitto ucraino.

Nel 2014 gli aerei della NATO hanno intercettato oltre 400 volte velivoli russi, il quadruplo rispetto all’anno precedente, e più di 150 di queste intercettazioni sono state compiute dalla BAP. Due finora le intercettazioni effettuate dai Typhoon italiani: il 30 gennaio e il 2 febbraio.  Nel primo caso due caccia italiani intercettarono  e scortare un aereo cisterna russo, nel secondo  un cargo Ilyushin 76 Candid.

Foto: Aeronautica Militare Italiana e Difesa.it

Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli

Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

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