Produzione di serie per il Paramount AHRLAC

Paramount Group si prepara alla produzione in serie dell’Advanced High-Performance Reconnaissance Light Aircraft (AHRLAC) e alla realizzazione di una nuova pista e di nuovo stabilimento in Sud Africa. La decisione, annunciata dai vertici dell’azienda al salone IDEX 2015 di Abu Dhabi, è la risposta all’interesse espresso da numerosi paesi mediorientali nei confronti del primo aereo interamente realizzato in Africa. Progettualmente nato nel settembre 2011, l’AHRLAC ha effettuato il suo primo volo nel luglio 2014, presso l’aeroporto di Wonderboom, completando nell’arco di pochi mesi 65 ore di attività senza aver registrato alcun incidente.

Semplice, efficacie e dai costi contenuti – ha un prezzo di circa US$ 10 milioni ed è l’aereo da combattimento più economico oggi in commercio – l’AHRLAC è stato progettato per effettuare operazioni di ricerca e soccorso, pattugliamento,controllo e messa in sicurezza delle Zone economiche esclusive (ZEE) e missioni anti-terrorismo ed anti-pirateria.

Caccia biposto monomotore ad ala alta, pesa 2.000 kg (4.409 lb) ed è equipaggiato con un propulsore turboelica spingente Pratt & Whitney PT6A-66 da 950 hp (710 kW) montato sulla parte posteriore della fusoliera. Di dimensioni ridotte – lungo 10 metri  (34 piedi) e con un’apertura alare di 12 metri (39 ft), decolla a pieno carico – peso massimo consentito 3.800 kg (8.378 lb) – da una strscia lunga 550 m (1.800 ft). L’AHRLAC ha un’autonomia è di 7-10 ore e un raggio d’azione operativo di 2.130 chilometri (1.150 nmi); la velocità massima è 504 km/h (272 knt) e una quota di servizio è 9.450 m (31.004 ft).

L’armamento è supportato da un cannone F2 calibro 20 mm posizionato sul muso del velivolo, da missili guidati anti-tank Mokopa e da bombe a caduta libera Mk81 e Mk2, il tutto sistemato su sei piloni sub-alari.

Il trasporto combinato di carico utile – 800 chili (1.763 lb) con il pieno di carburante – prevede l’utilizzo di sensori ad infrarossi (Forward looking infrared – FLIR), radar ad apertura sintetica, apparati di comunicazione e sensori elettronici intelligence, oltre ad un’avionica all’avanguardia disponibile per entrambe i componenti l’equipaggio.

L’abitacolo in tandem è equipaggiato con seggiolini eiettabili Martin Baker Mk 16; il carrello d’atterraggio, retrattile, è sistemato in posizione “triciclo anteriore”. Le 6.000 parti che compongono l’AHRLAC sono state realizzate per il 98% in Sud Africa; al disegno e alla costruzione del prototipo hanno partecipato 60 tra ingegneri e tecnici, con un numero totale di ore lavorate pari a 315.000. (IT log defence)

Foto: Paramount Group

Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli

Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.

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