In consegna la nuova versione del Frogfoot Su-25SM3

Ancora nessun successore in vista per l’aereo da interdizione Sukhoi Su-25 Frogfoot di cui una nuova versione è in procinto di entrare in servizio con le Forze aeree russe.

Saranno testati nei primi mesi dell’anno due Su-25SM3, un’ulteriore versione basata sull’aggiornamento SM (Stroyevoy Modernizirovannyi), quest’ultima comprendente modifiche alla cellula, ai motori e all’head-up display.

Una fonte vicina al settore militare-industriale russo ha riferito all’agenzia TASS che saranno due i velivoli consegnati al Centro operativo di combattimento e riqualificazione dei piloti di Lipetsk per la valutazione complessiva delle prestazioni.

Il velivolo d’attacco aggiornato sarà dotato di un nuovo sistema di navigazione e attacco, inclusi nuovi sistemi di puntamento elettro-ottici, TV, laser e IIR e display multifunzione a colori.

Il Su-25SM3 sarà fornito inoltre di nuove contromisure elettroniche di autoprotezione e sarà in grado di utilizzare i missili Kh-58USh (AS-11 ‘Kilter’), Kh-25ML (AS-10 ‘Karen’) e Kh-29L (AS-14 ‘Kedge’), i missili a guida laser, i missili a guida TV come i Kh-29T/TD/TE, nonché le bombe KAB-500S (a guida satellitare) e le KAB-500KR (a guida TV).

Ogni aereo nella nuova versione è in grado di trasportare infine due missili aria-aria R-73 (AA-11 ‘Archer’) per autodifesa, oltre ovviamente a una vasta gamma di bombe non guidate (tra cui le FAB-500, OFAB-500U e OFZAB-500) e razzi (S-13, S-24 e S-25).

Mosca continua insomma a riporre estrema fiducia in un progetto che ha alle spalle 35 di carriera operativa potendo vantare la presenza in ben 14 conflitti in varie parti del mondo (nella foto a fianco velivoli iracheni impiegati nella guerra contro lo Stato Islamico) e tutt’oggi nel conflitto siriano (foto sopra) continua a mostrare i suoi migliori pregi: robustezza, affidabilità e un rapporto costo-efficacia estremamente positivo.

Foto: Forze Aeree Russe, Reuters e Novosti

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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