In fumo 800 milioni di dollari dello Stato islamico

AsiaNews – I raid aerei contro lo Stato islamico hanno portato alla distruzione di almeno 800 milioni di dollari in denaro contante, conservati all’interno di obiettivi sensibili centrati dai caccia della coalizione.

generaleÈ quanto afferma il generale di divisione Peter Gersten (nella foto sotto), vice comandante Operazioni e Intelligence della Combined Joint Task Force-Operazione Inherent Resolve, secondo cui i velivoli americani hanno colpito a più riprese magazzini in cui erano rinchiusi parte dei fondi del gruppo jihadista.

Il colpo alle casse di Daesh (acronimo arabo dello Stato islamico) ha comportato anche un picco nelle defezioni e un calo nei nuovi arrivi, in particolare fra i combattenti stranieri.  Nel 2014 il ministero Usa del Tesoro aveva giudicato lo Stato Islamico il “gruppo terroristico con il miglior sistema di finanziamento” della storia.

Tuttavia, nelle scorse settimane ricerche di analisti indipendenti hanno rivelato “bilanci in rosso” per il movimento jihadista, che ha dovuto alzare le tasse e creare nuovi balzelli per tappare i buchi nelle finanze.

Il maggiore generale Gersten riferisce di almeno 20 raid aerei che hanno preso di mira i depositi di denaro. Tuttavia, il militare non chiarisce come Washington sia venuta a conoscenza del volume di denaro andato in fumo.

Egli riferisce di un attacco a un’abitazione di Mosul, roccaforte jihadista nel nord dell’Iraq, in cui sono stati distrutti circa 150 milioni di dollari. Le fonti dell’intelligence americana avevano dato indicazioni precise in merito alla stanza dell’appartamento in cui erano conservati i soldi.

imgHandlerCA0N3Y3WAl momento non si conosce il volume complessivo di denaro a disposizione dell’Isis: secondo alcune stime, il bilancio ammonterebbe a due miliardi di dollari, con un surplus di 250 milioni nello scorso anno. Negli ultimi mesi il movimento fondamentalista islamico sunnita ha subito perdite di territorio, e i suoi pozzi di petrolio sono stati oggetto di pesanti bombardamenti.

In calo anche il numero di guerriglieri che si uniscono all’Isis per il jihad: se in passato il dato oscillava fra i 1500 e i 2.000 al mese, oggi si aggira attorno ai 200. Fonti della Casa Bianca aggiungono che a febbraio il numero dei miliziani stranieri era di circa 25mila, in calo rispetto ai 31.500 dello scorso anno.

Foto US DoD

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