Coisp: strategia criminale contro chi indossa l’uniforme

 

“Quanto avvenuto oggi al Brennero, con decine di appartenenti alle Forze dell’Ordine feriti da anarchici e black block, dimostra ancora una volta che è in atto una vera e propria strategia criminale che ha per bersaglio chi indossa una divisa, e che va contrastata in maniera concreta e determinata. Servono segnali chiari, prima che ci scappi il morto”. A dirlo ieri è Franco Maccari, segretario generale del Coisp, Sindacato indipendente di Polizia, che esprime la propria vicinanza ai colleghi impegnati nel servizio di ordine pubblico al valico del Brennero.

“Non ci serve la solidarietà di facciata. Noi chiediamo che venga  introdotta nel codice penale una specifica figura di reato che punisca gli atti di violenza e le aggressioni contro le Forze dell’Ordine durante le pubbliche manifestazioni – ammonisce Maccari – E’ una realtà criminale che va affrontata con mezzi straordinari, così come con il terrorismo o con le organizzazioni mafiose”.

“Non è possibile che questi delinquenti, che mettono in atto continui e ripetuti tentativi di omicidio, se la cavino con una timida accusa di resistenza a pubblico ufficiale, sempre che non riescano a rifugiarsi sotto l’ala protettiva di qualche politico compiacente”.

“Non possiamo più tollerare di essere mandati al macello contro chi scende in piazza a fare la guerra contro lo Stato con il volto coperto e armato di mazze, spranghe, pietre ed esplosivi.”

“E’ ridicolo che la politica, di fronte a questi continui episodi che puntano ad alimentare l’odio contro le divise e a destabilizzare l’ordine democratico, discuta se marchiare con i numeri identificativi bi Poliziotti, anziché tutelare chi rischia la propria incolumità e spesso la vita per fare rispettare la legge e tutelare la sicurezza dei cittadini.

Mi auguro che i responsabili delle aggressioni vengano al più presto assicurati alla giustizia e perseguiti duramente – conclude il segretario del Coisp – altrimenti ci troveremmo di fronte all’ennesima umiliazione per i poliziotti, ancora più dolorosa delle ferite e delle contusioni provocate dai black block”.

E’ di 9 fermati e 6 arrestati il bilancio degli scontri avvenuti al Brennero nel primo pomeriggio di ieri, dove si è svolta una manifestazione di anarchici e antagonisti. Agli arrestati vengono contestati i reati di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di armi improprie. Sono invece 18 i feriti tra le forze dell’ordine: 15 poliziotti e tre carabinieri.

Secondo quanto ricostruito dalla questura di Bolzano, sarebbero circa 200 gli anarchici partiti questa mattina in treno da Trento mentre altri manifestanti sarebbero arrivati al Brennero con macchine private. Lì sono stati raggiunti da un altro gruppo di manifestanti austriaci e tedeschi.

L’obiettivo del corteo, così formato, era raggiungere il confine con l’Austria. Dopo 200 metri dalla partenza gli anarchici hanno però attaccato un contingente della forze dell’ordine, che era stato posto a tutela della ferrovia.

Secondo quanto fa sapere la questura, l’attacco è stato molto violento e a quel punto sono stati inviati sul posto i rinforzi. Mentre gli altri contingenti raggiungevano la ferrovia, i manifestanti hanno approfittato per spargersi a raggera invadendo sia la ferrovia che l’autostrada.
I gruppi anarchici hanno utilizzato anche piccoli ordigni esplosivi. La polizia austriaca sull’altro lato del confine, ha registrato il ferimento di almeno un agente e arrestato decine di manifestanti.

(con fonti Adnkronos, Il Velino e Ansa)

Foto: Fotogallery da Il Giornale

Login

Benvenuto! Accedi al tuo account

Ricordami Hai perso la password?

Lost Password

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare. Inoltre, questo sito installa Google Analytics nella versione 4 (GA4) con trasmissione di dati anonimi tramite proxy. Prestando il consenso, l'invio dei dati sarà effettuato in maniera anonima, tutelando così la tua privacy.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy