EUNAVFOR MED ADDESTRERÀ LA MARINA LIBICA

La missione europea Eunavfor Med che avrebbe dovuto contrastare i trafficanti di esseri umani basati in Libia ha assunto da oggi anche il compito di addestrare la Marina e la Guardia costiera libiche. In questo modo, dice l’ammiraglio Enrico Credendino, comandante dell’Operazione ‘Sophia’, si eviteranno “ulteriori perdite di vite in mare”.

L’accordo è stato siglato ieri nella sede dell’ex aeroporto di Centocelle, a Roma, dove è installato il quartier generale della forza europea EunavforMed, dall’ammiraglio Credendino e, per conto del governo Serraj, dal commodoro Abdalh Toumia, comandante della Guardia Costiera libica.

Si tratta di un compito ulteriore (insieme a quello di contribuire all’embargo delle armi dirette in LIbia) che il Consiglio dell’Unione Europea ha affidato all’Operazione ‘Sophia’ lo scorso 20 giugno, quando è stato anche deciso di estendere il mandato della missione.

Il programma dell’addestramento – che vedrà coinvolti diversi altri organismi, come la missione Eubam Libia, Frontex e Nazioni Unite – sarà suddiviso in tre pacchetti.

Il primo pacchetto, della durata di 14 settimane, verrà svolto in acque internazionali a bordo di una nave della Marina Militare, probabilmente una nave da assalto anfibio (LPD) classe San Giorgio, in grado di ospitare a bordo fino a ottanta militari libici selezionati secondo specifici criteri definiti nel memorandum.

Il secondo pacchetto, prevede l’addestramento dei militari libici in centri di formazione di uno Stato membro dell’Unione Europea oppure in Libia.

“Questo secondo pacchetto, della durata di 14 settimane – spiegano al quartier generale di EunavforMed – si propone di addestrare fino a cinquecento militari libici alle operazioni di sicurezza marittima. Infine, il terzo pacchetto, della durata di otto settimane, verrà svolto a bordo dei pattugliatori libici con l’assistenza di un’unità dell’Unione Europea in acque territoriali libiche e nel porto di Tripoli.

“L’obiettivo del programma – si sottolinea al comando dell’Operazione ‘Sophia’ – è di far conseguire alla Guardia Costiera ed alla Marina libica le capacità per poter operare in autonomia nelle attività di ‘law enforcement’ e di ‘search and rescue’, volte a contrastare il traffico di esseri umani”.

Dall’inizio della missione, il 22 giugno dell’anno scorso, la forza navale europea ha arrestato 84 sospetti scafisti e affondato 255 gommoni delle organizzazioni criminali dopo aver soccorso gli occupanti.

Sono 21.958 i clandestini sbarcati in Italia dalle navi della flotta Ue che, grazie ai propri assetti aerei, ha anche contribuito a faerne soccorrere oltre 37.000 imbarcati da unità di altri gruppi navali.

(con fonte Ansa)

Foto Eunavfor Med

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