GLI EMIRATI DEL GOLFO FANNO IL PIENO DI CACCIABOMBARDIERI AMERICANI

Congresso e Casa Bianca hanno approvato a fine settenmbre la vendita di velivoli da combattimento ed armamenti statunitensi alle Forze aeree di Bahrain, Qatar e Kuwait.

Si tratta di 129 velivoli da combattimento (se le opzioni verranno esercitate) Boeing e Lockheed Martin:
–    72 Boeing F-15E Strike Eagle destinati al Qatar (36 in ordine più 36 in opzione) per un totale di 4 miliardi di dollari
–     40 Boeing F/A-18 E/F al Kuwait (28 in ordine più 12 in opzione) per 3 miliardi di dollari.
–    19 Lockheed Martin F-16 al Bahrain, destinati a rimpiazzare i vecchi F-5E. La fornitura è ancora da definire ma valutata intorno ai 4 miliardi di dollari tra l’acquisto dei nuovi velivoli (2,8 miliardi) e l’aggiornamento dei 19 F-16C/D Block 40 già in servizio (1 miliardo circa).

I contratti che verranno firmati potrebbero essere ancora più ricchi includendo materiale, supporto tecnico, parti di ricambio, armi, munizioni, logistica e addestramento e qualche analista si è spinto a valutare che l’affare con i tre regni arabi (le cui forze aeree sono mobilitate nella Coalizione contro l’Isis ma soprattutto nelle operazioni in Yemen contro i miliziani sciti Houthi) possa raggiungere l’importo di 20 miliardi di dollari.

Ostacolata da Israele, l’autorizzazione arriva con qualche anno di ritardo rispetto alle richieste espresse dai tre Paesi arabi. Al Qatar, che aveva presentato una propria proposta di acquisizione nel luglio 2013, si erano infatti, aggiunti il Kuwait, nell’aprile 2015, e il Bahrain, nell’estate dello stesso anno.

Il sostegno agli alleati del Golfo appare comunque in linea con l’attuale politica USA in Medio Oriente e con le promesse fatte dal presidente Barack Obama dopo l’accordo con Teheran sul programma nucleare iraniano e dopo l’intesa con Israele, che ha visto l’incremento degli aiuti militari di Washington a Gerusalemme nei prossimi anni.

Le vendite nel Golfo contribuiranno a mantenere aperte le line di produzione Boeing di St. Louis dove lavorano 15 mila maestranze che erano a rischio chiusura con la cessazione della produzione di F-15 ed F-18.

Foto: navy.mil, Forze Aeree Bahrain e Boeing

Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli

Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.

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