Berlino schiera in Mali anche gli elicotteri da attacco Tigre

Il 25 marzo primi 2 elicotteri da attacco Tigre dell’eserciti tedesco hanno raggiunto la base di Gao, nel nord in Mali, volando per mille chilometri da Bamako capitale del Mali dove erano giunti il 21 marzo da Lipsia, parzialmente smontati, a bordo di cargo Antonov An-124 noleggiato dalla Bundeswehr.

Altri due Tigre arriveranno presto a integrare il contingente tedesco inserito nella forza dell’Onu in Mali (Minusma) fornendo capacità di attacco e scorta ai convogli e agli altri elicotteri dell’Onu.

I Tigre, così come i 4 elicotteri multiruolo NH-90 del contingente elicotteristico tedesco composti da 350 militari, hanno rimpiazzato il reparto aereo dell’esercito olandese che aveva schierato per oltre un anno a Gao elicotteri da attacco Apache e da trasporto CH 47.

Gli NH-90 tedeschi, due dei quali configurati in versione Medevac (evacuazione sanitaria) hanno raggiunto il Mali tra gennaio e febbraio a bordo degli An-124 e hanno effettuato la prima missione operativa il 2 marzo scorso evacuando due civili rimasti feriti nello scoppio di un ordigno improvvisato a 150 chilometri a nord di Gao.

Berlino ha approvato nel gennaio scorso il rafforzamento della componente aerea in Mali che comprende anche un cargo tattico C-160 Transall e due velivoli teleguidati (UAV) IAI Heron impiegati dall’intelligence e operativi dall’autunno scorso a Gao.

La presenza dei Tigre potrebbe consentirà ai piloti e ai velivoli tedeschi di avere il “battesimo del fuoco” nelle operazioni contro gli insorti jihadisti condotte dalle truppe francesi dell’Operazione Barkhane e dai 15 mila militari dell’Onu della missione MINUSMA (che dal2013 ha registrato la morte di un centinaio di caschi blu) tra i quali vi sono oltre 800 militari tedeschi più altri 145 assegnati a Bamako alla missione di addestramento delle forze locali gestita dalla Ue EUTM – Mali.

Berlino prevede di rafforzare ulteriormente lo schieramento a Gao con una torre di sorveglianza dotati da radar e sensori oltre a un radar campale Rheinmetall Mantis in grado di localizzare razzi e mortai (e il punto di origine del fuoco) che potrebbe asserire mortai e cannoni a tiro rapido per la difesa di punto. Nei piani di Berlino per la base in Mali anche l’acquisizione di palloni aerostatici da sorveglianza.

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