Volga-Dnepr non rinnoverà il contratto con la NATO per i voli cargo

La compagnia di trasporto russa Volga-Dnepr ha informato i vertici NATO di aver deciso l’interruzione unilaterale dei servizi di trasporto di mezzi pesanti e truppe per conto dell’Alleanza Atlantica.

Questa decisione, intrapresa ben prima dell’attacco congiunto anglo-franco-statunitense in Siria dello scorso 14 aprile, sembra essere dovuta al recente inasprimento delle sanzioni statunitensi alla Russia.

Il tema del trasporto strategico operato dal consorzio russo-ucraino “Ruslan Salis GmbH” è da anni oggetto di trattazione da parte di Analisi Difesa: Antonov Airlines (Ucraina) e Volga-Dnepr (Russia) ricordiamo essere i principali operatori al mondo dell’aereo da trasporto pesante An-124-100 Ruslan (nella foto).

Operatori che continuano a fornire ininterrottamente dal 2006 servizi di trasporto strategico nella rete del programma SALIS (Strategic Airlift Interim Solution) NATO.

Secondo la pubblicazione francese Challenger che cita esclusivamente il caso dell’aviazione francese, Parigi avrebbe acquistato un pacchetto di 225 ore di volo dalla “Volga-Dnepr” e solo 75 ore (praticamente un terzo) presso la compagnia ucraina Antonov.

Con l’uscita della compagnia Volga-Dnepr dal programma NATO l’intero carico ricadrà sugli aerei della compagnia ucraina Antonov, il che ne rende praticamente improbabile l’esecuzione se consideriamo che dal 2010 era evidente un sensibile calo delle ore richieste al partner ucraino a tutto vantaggio (e proporzionale aumento) di quello russo.

L’informazione, del resto avvalorata dai francesi, conferma che dal 1° gennaio 2019 Volga Dnepr cesserà ogni collaborazione con la NATO. Una notizia che era nell’aria da diversi anni così come avevamo anticipato già nell’ottobre del 2016 e che alla fine ha preso realmente consistenza.

Una decisione inoltre che danneggia non poco le Forze Armate francesi considerando che, così come avevamo spiegato nel maggio dello scorso anno, la presenza degli Airbus A400M e degli A340 e A310 copre a malapena il 25% dei voli cargo necessari alla proiezione verso i teatri operativi oltremare delle forze transalpine.

Foto Air cargo news

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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