L’Ucraina mette al bando Telegram per militari, forze di sicurezza e funzionari governativi

 

Il governo ucraino ha annunciato il 20 settembre di aver limitato l’uso di Telegram per i suoi funzionari governativi, militari e di sicurezza, parlando di “minacce” alla sicurezza nazionale sull’app fondata dal russo Pavel Durov.

“Per ridurre al minimo le minacce, è stato deciso di vietare l’installazione e l’uso di Telegram sui dispositivi ufficiali dei dipendenti governativi, del personale militare, dei lavoratori del settore della sicurezza e della difesa, nonché delle imprese che gestiscono infrastrutture critiche”, affermato ii una nota il Centro di coordinamento della sicurezza informatica ucraina.

“Ho sempre sostenuto e sostengo la libertà di parola, ma la questione di Telegram non è una questione di libertà di parola, è una questione di sicurezza nazionale”, ha sottolineato il responsabile dell’intelligence militare (GUR) ucraina, Kyryl Budanov. Secondo la SBU (servizi di sicurezza interni) e lo stato maggiore delle forze armate Telegram viene utilizzato attivamente dai russi per attacchi informatici, diffondendo phishing e malware e per regolare attacchi missilistici, grazie alla geolocalizzazione degli utenti. Budanov sostiene che i servizi segreti russi sono in grado di accedere ai messaggi personali degli utenti dell’app, inclusi i messaggi eliminati, nonché ai loro dati personali.

Non mancano le eccezioni. Le persone per le quali l’utilizzo di Telegram sia parte dei propri doveri ufficiali potranno continuare a usarlo. Nessun divieto, infine, all’uso di Telegram sui dispositivi personali.

(con fonte Adnkronos)

 

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