Consegnati all’Ucraina i primi Mirage 2000 francesi

La Francia ha consegnato all’Ucraina i primi aerei da combattimento Mirage 2000. Lo ha reso noto il 6 febbraio il ministro della Difesa francese, Sebastien Lecornu. “I primi esemplari sono arrivati in Ucraina con a bordo i piloti ucraini addestrati per diversi mesi in Francia, parteciperanno ora alla difesa dei cieli dell’Ucraina”.
Il presidente francese Emmanuel Macron aveva promesso, nel giugno 2024, il trasferimento di aerei militari a Kiev, per “permettere all’Ucraina di proteggere il suo suolo e il suo spazio aereo”.
Non è stato specificato il numero dei caccia, ma in precedenza il quotidiano La Tribune aveva riferito che Parigi avrebbe potuto fornire a Kiev non più di sei velivoli, prelevati tra quelli radiati dal servizio tenuto conto che i Mirage 2000 sono ancor oggi operativi con l’Armèe de l’Air et de l’Espace in una dozzina di esemplari anche se in fase di sostituzione con i Rafale.
Come gli F-16 ex olandesi, danesi, norvegesi e belgi, anche i Mirage 2000 risalgono agli anni ’80: il primo Mirage 2000 è entrato in servizio in Francia nel 1984.
I caccia verranno dotati di “nuovi equipaggiamenti” per “il combattimento terra aria” e la “difesa anti guerra elettronica” nella base aerea di Cazaux, situata nel sud ovest della Francia, dove “la formazione dei piloti e meccanici ucraini continua” aveva scritto Lecornu nell’ottobre 2024.
I Mirage 2000-5 donati all’Ucraina sono in grado di impiegare missili da crociera SCALP-EG e le bombe guidate AASM Hammer. E’ molto probabile che con l’arrivo dei Mirage inizierà il graduale ritiro dal servizio dei pochissimi Sukhoi Su-24M sopravvissuti a tre anni di guerra e per i quali è sempre più difficile per Kiev reperire pezzi di ricambio. Sui Su-24M sono stati integrati i missili da crociera Storm Shadow/SCAL EG forniti da Londra e Parigi.
All’inizio del conflitto ne erano in servizio 23 dei quali una quindicina sarebbero stati abbattuti o distrutti al suolo dai russi.
Oltre ai Mirage francesi, sono arrivati in Ucraina anche altri F-16 dall’Olanda, secondo quanto riferito il 5 febbraio dal ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov. “Il cielo ucraino sta diventando più sicuro! Questi moderni aerei da combattimento sono già in Ucraina e presto inizieranno a svolgere missioni di combattimento, rafforzando la nostra difesa e migliorando la nostra capacità di contrastare efficacemente l’aggressione russa”, ha spiegato Umerov.
Potrebbe trattarsi degli ultimi 2 F-16 promessi dall’Olanda che il 20 novembre 2024 erano stati trasferiti in Romania per addestrare i piloti di Kiev. Il 19 novembre scorso la Danimarca aveva consegnato 6 F-16 all’Ucraina, mentre altri 13 dovrebbero essere trasferiti quest’anno.
Resta ancora da chiarire su quali basi aeree siano schierati gli F-16 e i Mirage 2000 che non si può escludere vengano rischierati in Polonia per sottrarli ai missili da crociera che bersagliano gli aeroporti ucraini.
Il 26 e 27 settembre 2024 le forze russe con missili ipersonici Kinzhal lanciati dai velivoli da combattimento Mig-31 hanno colpito la grande base aerea di Starokonstantinov, nella regione occidentale ucraina di Khmelnitsky. L’attacco in due fasi avrebbe portato alla distruzione o al danneggiamento di aerei F-16 e Su-24 e di un deposito di missili Storm Shadow.
Un canale Telegram ucraino ha riferito che nell’attacco sono stati distrutti 4 F-16 dei 5 velivoli disponibili all’epoca (un altro era caduto per cause non chiarite) mentre altre fonti parlarono di 2 Kinzhal che aveva provocato la distruzione di due F-16 e un Su-24, più almeno 15 missili Storm Shadow e SCALP. Il canale Voevoda Broadcasting osserva che 4 Kinzhal hanno un costo molto elevato, dunque la ricognizione avrà chiaramente identificato un bersaglio importante.
Sono invece falliti i negoziati all’interno nel governo tedesco (dimissionario) per approvare un nuovo pacchetto di aiuti militari da inviare all’Ucraina del valore di circa tre miliardi di euro. I media tedeschi hanno riferito che il cancelliere Olaf Scholz avrebbe definitivamente bloccato l’approvazione degli aiuti.
Il pacchetto era stato presentato dai ministri della Difesa, Boris Pistorius, e degli Esteri, Annalena Baerbock. Quest’ultima secondo quanto riferito dai media, teme ora che il sostegno militare all’Ucraina da parte della Germania sarà di fatto dimezzato rispetto al 2024.
Foto: Ministero della Difesa francese e Telegram

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