Sondaggio: per molti europei Trump è un “dittatore”

 

La maggioranza dei cittadini di alcuni paesi europei ritiene che il presidente statunitense Donald Trump sia un “dittatore”. Lo rivela un sondaggio  pubblicato oggi dai quotidiani Ouest France, Die Welt (Germania), Sunday Times (Regno Unito) e Rzeczpospolita (Polonia), realizzato dal think tank francese Destin Commun.

Trump è un “dittatore” per il 59% dei francesi e dei tedeschi intervistati, il 56% dei britannici e il 47% dei polacchi. Inoltre, solo un quarto dei francesi vede ancora gli Stati Uniti come alleati e il 57% “sembra avere difficoltà a qualificare la relazione, esitando a riconoscere un potenziale rovesciamento dell’alleanza”.

Certo si tratta solo di un sondaggio d’opinione realizzato peraltro in un momento di forte contrapposizione tra Stati Uniti ed Europa e da un think-tank francese, nazione non certo allineata alle posizioni dell’Amministrazione Trump.

Tuttavia appare curioso il fatto che nei quattro stati europei interessati dal sondaggio il termine “dittatore” venga utilizzato e attribuito a un presidente eletto con una maggioranza schiacciante da oltre 100 milioni di elettori statunitensi.

Quanto agli altri temi toccati dal sondaggio di Destin Commun, il 60% dei francesi ritiene inoltre probabile che la Russia invada altri paesi europei nei prossimi anni, rispetto al 68% di Gran Bretagna e Polonia e al 53% di Germania. Il 76% dei francesi afferma di essere preoccupato o molto preoccupato “per l’estensione del conflitto in Europa nei prossimi anni”.

Inoltre, il 66% dei polacchi e dei britannici desidera continuare a sostenere l’Ucraina, anche senza il sostegno degli Stati Uniti. In Francia sono il 57% e in Germania il 54%.

La possibilità di inviare truppe per il mantenimento della pace in Ucraina dopo la fine del conflitto raccoglie il 57% di favorevoli in Gran Bretagna, il 44% in Francia, il 41% in Germania e solo il 27% in Polonia (Varsavia ha sempre escluso l’invio di truppe).

Il sondaggio rileva poi che il 61% dei francesi è a favore del ripristino di una forma di servizio militare obbligatorio, con una percentuale molto alta a destra e all’estrema destra. L’ipotesi finora non è mai stata menzionata dal governo di Parigi ma il sondaggio rileva che registra un gradimento crescente tra le fasce d’età che non verrebbero coinvolte dalla chiamata alle armi: sono a favore il 72% degli over 65, contro il 43% dei 18-24enni.

Foto Anadolu

 

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