E’ russo un quinto del gas importato dalla Ue nel 2024 – AGGIORNATO

 

(Aggiornato alle ore 18,11)

L’Europa della Coalizione dei Volenterosi e degli allarmi per l’imminente invasione russa continua a comprare da Mosca un quinto del gas che importa. Nel 2024, il 19% del gas importato nell’Unione Europea è arrivato dalla Russia, in calo da oltre il 45% nel 2021, prima dell’invasione dell’Ucraina.

A confermare come la Ue, pur soffrendo da tre anni una grave crisi energetica, sia tuttora dipendente per circa un quinto del gas importato dalla Federazione Russa è stato il commissario europeo per l’Energia e le Politiche abitative Dan Jorgensen, rispondendo ad una interrogazione dell’eurodeputato lituano Liudas Mažylis (gruppo Ppe).

“In seguito all’aggressione militare russa contro l’Ucraina a partire dal 2022 – scrive Jorgensen – l’Ue ha agito con fermezza per ridurre la sua dipendenza dall’energia russa. La strategia RePowerEu, adottata a maggio 2022, mira ad accelerare la transizione pulita, diversificare le forniture e migliorare la resilienza energetica dell’Ue.

L’Unione ha adottato sanzioni per eliminare gradualmente le importazioni di carbone russo”. Le sanzioni sul petrolio, continua Jorgensen, “hanno anche ridotto le importazioni da quasi un terzo al 3% delle importazioni totali dell’Ue. In termini di gas, l’Ue ha ridotto le sue importazioni di gas russo da oltre il 45% nel 2021 al 19% nel 2024, sostituendole con alternative come il gas naturale liquefatto (Gnl) da partner internazionali fidati”.

Tuttavia, nota, “l’energia russa, in particolare il gas, rimane nel mix energetico dell’Ue. Per affrontare questo problema, la Commissione prevede di adottare una tabella di marcia per porre fine alle importazioni di energia russa implementando il piano RePowerEu”.

Con i pacchetti di sanzioni attualmente in vigore, prosegue il commissario, “il Consiglio ha imposto il divieto di nuovi investimenti per il completamento dei progetti russi di Gnl in costruzione e il divieto di servizi di ricarica per il Gnl russo sul territorio dell’Ue ai fini delle operazioni di trasbordo verso Paesi terzi. Qualsiasi ulteriore decisione sui pacchetti di sanzioni dovrà essere presa dal Consiglio”, ha concluso Jorgensen.

La Francia del resto, pur se in prima linea nel voler inviare una forza militare “di rassicurazione” in Ucraina, è il maggior importatore europeo di GNL russo mentre la Slovacchia prevede quest0’anno di aumentare in modo significativo le forniture di gas da Gazprom attraverso il gasdotto TurkStream a partire da aprile.

Lo ha riportato Reuters, che cita Spp, la società slovacca che gestisce il sistema nazionale di trasporto del gas. “La russa Gazprom aumenterà sostanzialmente le forniture di gas alla Slovacchia attraverso il gasdotto TurkStream a partire da aprile”, ha detto il 31 marzo ai giornalisti l’amministratore delegato dell’importatore slovacco SPP Vojtech Ferencz.

Ferencz aveva dichiarato che Gazprom aveva iniziato a fornire gas a Spp tramite il gasdotto TurkStream il 1° febbraio. Secondo lui, le forniture raddoppieranno a partire da aprile. Il contratto con Gazprom Export è valido fino al 2034. Spp in precedenza riceveva gas attraverso l’Ucraina, che ha interrotto il transito all’inizio del 2025.

Ungheria e Slovacchia hanno portato il gasdotto tra i due paesi a piena capacità per fornire gas russo a causa dell’interruzione del transito del gas attraverso l’Ucraina, ha annunciato oggi il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto.

“Siamo riusciti a risolvere il problema delle forniture di gas naturale a Slovacchia e Ungheria, nonostante il fatto che l’Ucraina ci abbia creato delle difficoltà molto serie”, abbiamo dovuto aumentare la capacità del gasdotto di collegamento tra i nostri Paesi. Oggi il gasdotto tra Ungheria e Slovacchia funziona a capacità aumentata: abbiamo aumentato la capacità di 900 milioni di metri cubi all’anno. Finora tra i due Paesi venivano trasportati 2,6 miliardi di metri cubi all’anno, ma a partire da oggi il volume aumenterà a 3,5 miliardi di metri cubi”, ha dichiarato il ministro ungherese.

Non a caso, dopo stop di Kiev alle forniture russe via tubo, nel gennaio 2025 si è registrato il picco storico di importazioni in Europa di GNL americano.

Foto TASS e AP

 

Login

Benvenuto! Accedi al tuo account

Ricordami Hai perso la password?

Lost Password

Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: