La navicella Soyuz MS-27 raggiunge l’ISS con equipaggio russo-americano

Ha attraccato ieri alle ore 11 ora italiana presso il segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale la navicella Soyuz MS-27 partita dal cosmodromo di Baikonur con a bordo i cosmonauti russi Sergey Ryzhikov e Alexey Zubritsky e l’astronauta statunitense Jonny Kim.
A dare la notizia sono state sulle rispettive reti social Roscosmos e NASA, le agenzie spaziali di Russia e Usa. Ryzhikov, Zubritsky e Kim dovrebbero condurre 50 esperimenti scientifici nello spazio, fa sapere Roscosmos, prima di tornare sulla Terra il 9 dicembre.
Un record di circa 2.500 spettatori ha assistito al lancio da Baikonur, in Kazakistan, sito che Mosca affitta per 155 milioni di dollari all’anno con un contratto fino al 2050. Lo spazio è uno dei pochi settori di cooperazione rimasti tra Russia e Stati Uniti, sopravvissuta anche alle conseguenze politiche e diplomatiche del conflitto in Ucraina che oggi appaiono in via di soluzione dopo il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump.
Tra le sanzioni imposte alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina, i Paesi occidentali hanno cessato il partenariato con Roscosmos ma la navicella Soyuz rimane uno dei pochi strumenti per raggiungere la Stazione Spaziale. Il programma spaziale russo, che per decenni è stato motivo di grande orgoglio per il Cremlino, soffre da anni di una cronica mancanza di finanziamenti e nell’agosto 2023 è fallita la missione della sonda lunare Luna-25.
L’equipaggio della Soyuz MS-27 è salito a bordo della Stazione Spaziale Internazionale alle 13,29 ora italiana, dopo un’attesa di circa due ore dovuto alle procedure di stabilizzazione della pressione e di controllo di eventuali perdite.
Il primo a entrare nella Stazione è stato il cosmonauta russo Alexey Zubritsky, seguito da Jonathan Kim e infine da Sergey Ryzhikov, al suo terzo volo nello spazio. I tre sono stati accolti dall’attuale comandante della Iss, Aleksey Ovchinin, e dal resto delle persone a bordo. Il numero degli occupanti sale così a 10, ma tornerà presto a 7 quando la Soyuz MS-26 tornerà sulla Terra, con partenza prevista il 20 aprile.
Oltre a Kim, Ryzhikov e Zubritsky sulla ISS operano gli astronauti della NASA Don Pettit, Anne McClain e Nichole Ayers (nella foto sopra) , l’astronauta dell’Agenzia giapponese per l’esplorazione aerospaziale Takuya Onishi e i cosmonauti russi Alexey Ovchinin, Ivan Vagner e Kirill Peskov.
Foto NASA

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