Lo US Africa Command guida l’esercitazione African Lion 25  

 

Ha preso il via sulla base aerea di al-Aouina, a Tunisi, l’esercitazione militare multinazionale African Lion 25 che si estende a 4 nazioni africane con la partecipazione di oltre 10 mila militari di 40 nazioni.

Come ha riferito l’Agenzia Nova, l’esercitazione si svilupperà fino al 30 aprile in diverse regioni della Tunisia puntando alla piena interoperabilità tra le forze armate alleate: in maggio le attività addestrative si svilupperanno invece in Marocco, Ghana e Senegal. Tra le nazioni partecipanti figurano:

In Tunisia: Egitto, Ghana, Kenya, Libia, Nigeria, Spagna, Italia, Tunisia e Stati Uniti.

In Ghana: Benin, Costa d’Avorio, Ghana, Liberia, Senegal, Togo e Stati Uniti.

In Senegal: Costa d’Avorio, Mauritania, Paesi Bassi, Senegal e Stati Uniti.

In Marocco: Camerun, Capo Verde, Gibuti, Francia, Gambia, Ghana, Guinea-Bissau, Ungheria, Israele, Kenya, Marocco, Paesi Bassi, Nigeria, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti.

L’esercitazione mira a migliorare e sostenere le capacità strategiche militari congiunte per rispondere a crisi, emergenze e minacce transfrontaliere, nonché a “scambiare competenze” in pianificazione operativa congiunta, interventi medici e sicurezza informatica.

Di rilievo la partecipazione di un contingente di forze libiche segnando un significativo passo avanti nella sua reintegrazione nei meccanismi di cooperazione regionale in materia di sicurezza e difesa, specie dopo la visita dei giorni scorsi a tripoli e Bengasi della USS Mount Whitney, nave ammiraglia della Sesta Flotta della US Navy con a bordo il vice ammiraglio Thomas J. Anderson, comandante della Sesta Flotta, l’ambasciatore Richard Norland, inviato speciale degli Usa per la Libia e Jeremy Berndt, incaricato d’Affari.

La delegazione americana ha incontrato a Tripoli (nella foto sotto) alti rappresentanti del Governo di Unità Nazionale (GNU), tra cui il capo di gabinetto, generale Mohamed Al-Haddad; il membro del Consiglio presidenziale Abdullah Al-Lafi; il ministro degli Esteri ad interim Taher Al-Baour; il vice ministro della Difesa Abdulsalam Al-Zoubi e il presidente dell’Ufficio di revisione Khaled Shakshak.

I colloqui si sono concentrati sull’espansione della cooperazione in materia di sicurezza, la riforma istituzionale e gli sforzi per unificare le forze armate frammentate del Paese.

Secondo la stessa fonte a Bengasi, i funzionari americani hanno incontrato i leader dell’Esercito Nazionale Libico (LNA). Sono stati accolti dal generale Khairy Al-Tamimi, dal generale Kaled Haftar (uno dei figli del feldmaresciallo Khalifa Haftar) e dal vice ammiraglio Shaib Al-Saber. La visita sottolinea il sostegno degli Stati Uniti a un esercito libico unificato, in grado di difendere la sovranità del Paese e contribuire alla sicurezza regionale”, si legge in una nota dell’ambasciata statunitense in Libia.

La partecipazione libica all’esercitone African Lion 25 – secondo fonti del ministero della Difesa tunisino – si inserisce in un contesto di rafforzamento del coordinamento con gli alleati internazionali per la gestione delle sfide transfrontaliere, in particolare quelle legate al terrorismo, alla sicurezza dei confini e al traffico di armi e migranti.

L’esercitazione si sviluppa sotto la guida dello US Africa Command (Africom) e comprende attività di comando e controllo, simulazioni di crisi umanitarie e attività mediche.

Per l’ottavo anno consecutivo, la Tunisia ospita le esercitazioni Africa Lion, aspetto che ha permesso all’ambasciata statunitense a Tunisi di sottolineare “la solidità della partnership strategica con Washington” e “il ruolo guida del Paese maghrebino nella promozione della stabilità regionale.

Il sito dell’US Army precisa che l’edizione di quest’anno sarà la più grande nella storia dell’esercitazione guidata dalla Southern European Task Force Africa (SETAF-AF) dell’esercito statunitense.

“African Lion 25 è la più grande esercitazione congiunta multinazionale e combinata di AFRICOM in Africa. Dimostra le capacità dell’intera forza rafforzando la prontezza strategica e l’interoperabilità con i nostri partner e alleati africani per schierarsi, combattere e vincere in un complesso contesto multidisciplinare”, ha dichiarato il Maggior Generale Andrew C. Gainey, comandante generale della SETAF-AF.

Gli eventi principali includono esercitazioni di addestramento sul campo, operazioni aviotrasportate e anfibie, forze per operazioni speciali, inserimento rapido di lanciarazzi campali HIMARS, assistenza civile umanitaria e missioni di prontezza medica. Le nuove capacità in fase di sperimentazione includono l’addestramento integrato alla difesa informatica e sistemi di nuova generazione come la Next Generation Squad Weapon dell’Esercito.

African Lion ha preso il via nel 2004 e si è evoluta nell’esercitazione più significativa delle forze armate statunitensi nel continente africano.

Foto: US Army/SETAF e Stars and Stripes

 

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