Haftar a Mosca rinnova le intese militari e rafforza il ruolo russo in Cirenaica

La visita ufficiale a Mosca del feldmaresciallo libico Khalifa Haftar, leader della Cirenaica e dell’Esercito Nazionale Libico (LNA), conferma e rinnova gli stretti legami politici e militari instaurati con la Federazione Russa fin dalla firma, nel gennaio 2017, del primo accordo di cooperazione militare firmato dallo stesso Haftar a bordo della portaerei russa Admiral Kuznetsov al largo di Bengasi.
Rapporti consolidati con le numerose visite di alti ufficiali e del vice ministro della Difesa russo Yunus-Bek Yevkurov a Bengasi, che rafforzano oggi il profilo internazionale di Haftar, che ha recentemente ricucito brillantemente anche i rapporti con la Turchia con la missione in aprile ad Ankara del figlio primogenito, il generale Saddam Haftar, complice la ripresa delle relazioni tra Ankara e Il Cairo, grande sponsor dell’LNA.
Haftar è giunto a Mosca la sera del 7 maggio su invito del governo di Mosca in occasione della Parata della vittoria del 9 maggio a cui è prevista oggi la sua partecipazione insieme a numerosi leader provenienti da tutto il mondo.
Fonti raccolte da Russia Today valutano che la visita includa discussioni sulla cooperazione militare, sugli sviluppi politici e di sicurezza in Libia e sulle questioni relative alla ricostruzione nella Libia orientale.
Il feldmaresciallo è stato accolto gli onori militari da Yevkurov e Agenzia Nova ha rivelato che “la visita include incontri riservati, tra cui un possibile colloquio a porte chiuse con il presidente russo Vladimir Putin. Il vertice, qualora confermato, toccherebbe dossier di rilievo: cooperazione militare, programmi di addestramento congiunto, gestione della presenza russa nel continente africano e piani per la ricostruzione nelle aree controllate dall’LNA”.
Nei giorni precedenti la visita del leader della Cirenaica è stata anticipata da quella del figlio, Khaled Haftar (nella foto sotto), capo di stato maggiore delle forze di sicurezza, che ha siglato con Yevkurov il rinnovo dell’accordo di cooperazione del 2015 che prevede il rafforzamento delle capacità militari dell’LNA con aiuti russi per supporto logistico, addestramento e fornitura di armamenti.
L’impressione quindi è che mentre i figli Saddam e Khaled assumono ruoli sempre più rilevanti in ambito militare, Khalifa Haftar si muove come un capo di stato. Del resto dopo il ritiro parziale delle forze russe dalla Siria, Mosca ha incrementato la presenza militare in Libia, soprattutto nel sud.
Sempre l’Agenzia Nova ha reso noto che una trentina di istruttori bielorussi sono stati dispiegati nella base aerea di Tamantat, nella regione del Fezzan, mentre cinque voli cargo hanno trasportato equipaggiamenti destinati alle forze dell’LNA per migliorarne il controllo sui confini meridionali e la regione desertica del Fezzan,
Prima della visita di Khalifa Haftar a Mosca, l’altro figlio, generale Saddam Haftar comandante delle forze terrestri dell’LNA, era stato in visita ufficiale negli Stati Uniti incontrando a Washington alti funzionari del Dipartimento di Stato, tra cui Tim Lenderking e Richard Norland, quest’ultimo prossimo al ritiro dal servizio diplomatico dopo anni di coinvolgimento diretto nel dossier libico.
Asse di ferro con la Russia, intese con la Turchia
L’ulteriore irrobustimento dell’alleanza con Mosca, è integrata dai cordiali rapporti instaurato recentemente con l’ex nemica Turchia, che sostenne con armi e combattenti il governo di Tripoli quando la capitale era assediata dalle forze di Haftar.
L’8 aprile il generale Saddam Haftar (nella foto sotto) ha raggiunto un’intesa preliminare con la Turchia su una serie di accordi in ambito militare e di cooperazione strategica.
Secondo il portale libico “Fawasel Media”, che ha citato fonti riservate a conoscenza dei contenuti negoziali, le due parti hanno convenuto di avviare colloqui formali per l’acquisto di equipaggiamento militare turco, in particolare nel settore degli armamenti, dei droni da combattimento e dell’addestramento all’uso di queste tecnologie. L’intesa include anche lo sviluppo delle infrastrutture militari necessarie per potenziare la capacità operativa delle forze terrestri dell’LNA, finora supportato sul piano militare da Russia, Emirati Arabi Uniti ed Egitto.
Uno dei punti più significativi dell’accordo riguarda la formazione congiunta. E’ stato infatti concordato l’avvio di esercitazioni navali tra le forze marittime turche e quelle della Cirenaica, lungo le coste orientali libiche. Parallelamente, nel corso del 2025, circa 1.500 uomini dell’LNA saranno addestrati da istruttori turchi in vari ambiti: difesa, manutenzione, bonifica da mine e impiego di tecnologie militari.
I programmi di formazione proseguiranno anche negli anni successivi e comprenderanno oltre 30 moduli di addestramento in differenti specialità militari. Le due parti avrebbero inoltre stabilito che nei prossimi mesi si terrà una cerimonia ufficiale di firma degli accordi, a Bengasi, alla presenza del capo di Stato maggiore delle forze terrestri turche, Selcuk Bayraktaroglu.
Il supporto militare offerto da Ankara all’LNA di Haftar costituisce un cambiamento strategico molto rilevante nello scenario della crisi libica poiché finora la Turchia è stata partner militare del governo di Tripoli che solo grazie a truppe, consiglieri militari e armi turche riuscì a respingere cinque anni or sono l’offensiva contro la capitale delle forze dell’LNA.
In Tripolitania negli ultimi anni la Turchia ha consolidato la sua influenza politica e la presenza militare, istituendo basi navali a Abu Sitta (Tripoli) e Sidi Bilal e aeree/terrestri a al-Watya e Misurata mostrando finora un approccio ostile nei confronti dell’LNA.
Le fonti di “Fawasel Media” hanno rivelato che la Turchia intende svolgere un ruolo di mediazione attiva per accelerare il processo di unificazione delle forze armate libiche rimuovendo così uno dei principali ostacoli alla stabilizzazione del Paese.
Foto: Ministero Difesa Russo, Sputnik e Facebook

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