3MX e Rostec svelano nuovi sistemi anti-UAV

L’escalation nell’uso di droni, sia per scopi ricognitivi che offensivi, ha reso la protezione da questi velivoli senza pilota una priorità assoluta per la sicurezza di mezzi militari, infrastrutture critiche e persino eventi pubblici.
Le recenti innovazioni nel campo dei sistemi anti-UAV presentate dalle aziende russe 3mx e Rostec sottolineano l’essenzialità di tecnologie sempre più sofisticate per contrastare questa minaccia in evoluzione.
Al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF), l’azienda 3mx ha svelato per la prima volta il sistema automatico anti-UAV “Bulat-Online”. Questo sistema che si basa sul principio che la lotta contro un UAV nemico inizia con il suo rilevamento, è concepito specificamente per garantire la sicurezza di eventi e strutture civili.
La sua peculiarità risiede nella capacità di un centro di monitoraggio centralizzato di ricevere e elaborare dati simultaneamente da una rete di dispositivi: rilevatori di droni fissi, dispositivi personali e sensori per veicoli.
Come spiegato dal Direttore Sviluppo Sergey Shandobylo: – «La piattaforma visualizza i movimenti e le caratteristiche dei droni integrandosi potenzialmente con sistemi di registrazione video per un monitoraggio in tempo reale e interfacciandosi con protocolli di sicurezza avanzati come EGTS (Single State Telematic System – Sistema Telematico di Stato Unificato; un protocollo di comunicazione binario sviluppato dal Ministero dei Trasporti della Federazione Russa; N.d.a.). La sua flessibilità e capacità di integrazione lo rendono uno strumento prezioso per la sorveglianza diffusa.»
Parallelamente, Rostech ha introdotto il sistema di guerra elettronica (EW) “Serp-VS13D”, specificamente progettato per neutralizzare i droni. Il CEO Sergey Chemezov ha illustrato al Presidente Putin le capacità di questo nuovo complesso capace di rilevare e bloccare non solo droni FPV (First Person View), ma anche quelli precedentemente considerati “invulnerabili”, operando su una gamma di frequenze più ampia.
L’efficacia del Serp EW è già stata dimostrata sul campo, essendo stato installato con successo presso numerose aziende di difesa russe e garantendo una protezione adeguata contro i raid dei droni.
L’emergere di soluzioni come Bulat-online e Serp EW evidenzia come in Russia la difesa contro i droni non sia più un lusso, ma un requisito fondamentale per la sicurezza moderna. Con la proliferazione e il perfezionamento dei droni, la capacità di rilevarli, tracciarli e neutralizzarli attraverso sistemi avanzati, automatizzati e integrati, diventa un pilastro insostituibile per la protezione tanto di siti strategici quanto di grandi assembramenti di persone.
Questi sistemi russi dimostrano che la minaccia dei droni è un problema globale e che inevitabilmente gli sviluppi delle adeguate contromisure stanno crescendo di pari passo con la realizzazione di droni sempre più letali e discreti.
Foto Rostec e 3mx
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.