Che fine ha fatto il nuovo AWACS russo Beriev A-100 “Premier”?

Notizie emerse lo scorso fine maggio dal noto blogger ed ex pilota militare russo Fighter Bomber, oramai una fonte estremamente affidabile per l’aviazione militare di Mosca, indicavano che la Russia avesse cancellato (o sospeso?) il programma di sviluppo del nuovo aereo AWACS Beriev A-100 “Premier”.
L’A-100, di cui Analisi Difesa ha iniziato a occuparsi dal 2014, è basato sulla cellula del nuovo Ilyushin Il-76MD-90A; è equipaggiato con un radar AESA (Active Electronically Scanned Array) Vega Premier di nuova generazione alloggiato in un radome dorsale rotante segnalato come significativamente più capace del radar installato sul predecessore A-50 e A-50U.
L’A-100 secondo il costruttore è progettato per rilevare e tracciare simultaneamente un gran numero di bersagli aerei, navali e terrestri a lungo raggio (i rapporti suggeriscono fino a 650 km per i bersagli aerei e 400 km per quelli navali).
Dispone di un sistema di navigazione completamente digitale, di un sistema di controllo del volo digitale con una cabina di pilotaggio glass cockpit ed è alimentato da nuovi motori Aviadvigatel PS-90A-76 dotati di una potenza superiore del 15% rispetto ai vecchi D-30KP utilizzati sugli Il-76.
L’EurAsian Times, facendo riferimento al suddetto post di Fighter Bomber, ha indicato le potenziali ragioni di questa cancellazione: dalle perdite in combattimento nel conflitto russo-ucraino di esemplari di analoghi A-50U, che hanno evidenziato la vulnerabilità dei sistemi radar aviotrasportati ai missili a lungo raggio, fino alla revisione dei requisiti di sistema influenzata dall’esperienza operativa e dal ruolo crescente della guerra con i droni.
Da non escludere inoltre la fattibilità di alternative più economiche e flessibili alle tradizionali piattaforme AEW&CS, come aerei da combattimento avanzati come il Su-34 con specifici pod da ricognizione o ancora i noti problemi derivati dalle sanzioni sul blocco dei componenti importati.
Prima di questa segnalazione difatti il programma A-100 sembrava progredire attraverso le sue fasi di test: nel giugno 2024 sono apparse online riprese che mostravano un prototipo sperimentale dell’A-100 “Premier” durante i voli di prova. Le notizie del tempo indicavano che si stava avvicinando al completamento dei suoi test considerando che già nel febbraio 2022 era stato riferito che l’A-100 aveva effettuato il suo primo volo con il radar completamente operativo.
Interessante a tal proposito l’opinione dell’analista russo Aleksey Zakharov sorpreso da queste voci poiché ritiene poco credibile la presunta ragione dovuta alla mancanza dei componenti importati.
Egli argomenta che, per una produzione in serie limitata come quella degli aerei AWACS, il costo dei componenti non dovrebbe essere un ostacolo insormontabile. Inoltre, l’interruzione dei test non sarebbe giustificata nemmeno dall’impossibilità di una produzione in serie dato che le questioni di impiego e la possibilità di utilizzare le tecnologie dell’A-100 per ammodernare i velivoli esistenti (A-50 e A-50U) rimarrebbero comunque rilevanti.
Secondo Zakharov la causa più probabile dei problemi è da ricercarsi nelle difficoltà dello sviluppatore del radar, il consorzio “Vega”. L’autore critica l’inefficienza storica di questo consorzio che si è ulteriormente indebolito nel tempo.
A riprova di ciò viene citato il lento ritmo di ammodernamento degli A-50 alla versione A-50U, con la VKS che riceve solo un velivolo ogni due anni, principalmente a causa della messa a punto del sistema radar.
Attualmente – riporta Zakharov a titolo d’esempio – è in fase di accettazione il sesto A-50U in servizio.
Di fronte all’apparente abbandono dell’A-100, la sua analisi riferisce della decisione di aumentare le consegne di una versione “attuale” dell’A-50, denominata A-50M. L’autore solleva dubbi su cosa si intenda esattamente con “A-50M” in questo contesto.
Ricorda infatti che un modello A-50M era stato effettivamente sviluppato in epoca sovietica (a partire dal 1984), con motori PS-90 e un radar aggiornato “Shmel-M” per migliorare il rilevamento, il tracciamento e la guida dei caccia. Tuttavia, quel progetto fu interrotto nel 1990 per mancanza di fondi. Zakharov ipotizza che il “moderno” A-50M potrebbe consistere nell’installazione del sistema radar dell’A-50U su nuove cellule prodotte a Ulyanovsk, con possibili modifiche derivanti dai test dell’A-100.
Tuttavia, conclude con rammarico che una macchina aggiornata basata su un progetto di quasi mezzo secolo fa difficilmente potrà rappresentare una alternativa pienamente adeguata al più moderno A-100. Zakharov esprime quindi una certa delusione per la presunta interruzione di un programma avanzato a favore di soluzioni meno innovative.
Va sottolineato, comunque, che la segnalazione di tale cancellazione è stata diffusa tramite un social media, seppur ritenuto affidabile, e che non vi è ancora alcuna conferma ufficiale da parte delle autorità russe.
Foto Beriev
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.