Il mistero del missile aria-aria russo KS-172

Le voci sul missile aria-aria (AAM) russo a lunghissimo raggio KS-172 si fanno sempre più insistenti, con il portale militare Army Recognition che ne riporta l’accettazione in servizio presso le Forze Aerospaziali russe e l’integrazione nei caccia intercettori rimodernati MiG-31BM.
Tuttavia, la fonte in questione cita un annuncio inesistente della UAC (United Aircraft Corporation), rendendo la notizia oggetto di speculazione e pertanto da prendere con le pinze. Nonostante l’incertezza sulla sua effettiva operatività, il progetto KS-172 merita ad ogni modo un’attenta analisi per le sue impressionanti potenzialità.
Lo sviluppo del KS-172 ha difatti radici profonde che hanno inizio nel lontano 1991, in corrispondenza del crollo dell’URSS. Il progetto prese le mosse dallo stadio di propulsione del missile antiaereo S-300V, una base solida che prometteva prestazioni notevoli.
Nonostante le promettenti premesse il percorso del missile aria-aria fu tutt’altro che lineare: lo sviluppo fu dapprima interrotto visti i tumultuosi anni ’90, poi ripreso negli anni 2000 e infine fu bloccato nuovamente. Secondo le informazioni disponibili la caratteristica più sorprendente del KS-172 è la sua gittata: grazie alla presenza di due stadi missilistici, si stima che possa raggiungere i 400 km con una testata che supera i 50 kg (per confronto, quella del missile a lungo raggio statunitense AIM-54 Phoenix era di 60 kg).
Se queste caratteristiche fossero confermate, il KS-172 si posizionerebbe come un contendente di prim’ordine nel panorama dei missili aria-aria a lunghissimo raggio. Le sue capacità lo renderebbero superiore al missile americano AIM-174B “Gunslinger” (anch’esso basato sul missile terra-aria SM-6) e gli permetterebbero di competere efficacemente con il missile cinese PL-17 che vanta una gittata simile.
A proposito dello sviluppo di missili aria-aria un’altra importante aggiunta all’arsenale russo è il nuovo missile aria-aria R-37M (Codice NATO: “AA-X-13/AA-13 Arrow”), noto anche come RVV-BD, in russo “Raketa Vozduh-Vozduh Bolshoy Dalnosty” nella variante dotata di testata nucleare.
Secondo la rivista Military Watch, l’R-37M, un missile aria-aria con capacità nucleare, starebbe entrando in servizio, rientrando nella strategia del Paese volta a espandere il proprio arsenale atomico. Ma l’attenzione delle pubblicazioni straniere verso queste armi russe è aumentata dopo la pubblicazione del rapporto annuale del Pentagono “Valutazione della minaccia globale – 2025”.
Benché il Pentagono non abbia rivelato il tipo di missile nucleare destinato a colpire bersagli aerei, anche il portale War Zone ha suggerito che posso trattarsi di una modifica dell’R-37M.
In tal caso il missile R-37M potrebbe rivelarsi particolarmente efficace contro aerei stealth come l’F-35. Il suo notevole raggio d’azione e l’ampio impulso elettromagnetico che genera lo rendono uno strumento potenzialmente decisivo contro tali bersagli.
Foto Rostec
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.