Gli USA inviano armi, l’Europa paga, l’Ucraina affonda. Gaiani a “Il Contesto”

 

Mentre a Roma si teneva la Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina, dall’amministrazione Trump si irradiavano numerosi segnali di frustrazione rispetto all’indisponibilità dei russi a temperare il tenore delle rivendicazioni nell’ambito dei negoziati per porre fine al conflitto in Ucraina. Il risultato è consistito in una ripresa delle forniture di sistemi d’arma a Kiev, associata all’adozione di una postura più rigida nei confronti di Mosca.

A uscirne rafforzata è la cordata al Congresso favorevole all’imposizione di dazi del 500% nei confronti di Paesi che intrattengono relazioni commerciali con la Russia e non sostengono l’Ucraina, conformemente al disegno di legge predisposto dal senatore repubblicano Lindsey Graham.

In una recente intervista televisiva, quest’ultimo ha annunciato imminenti sviluppi riguardo alla destinazione dei beni russi sottoposti a congelamento, e definito il Sanctioning Russia Act «un martello», in grado di costringere i Paesi neutrali a scegliere tra la cooperazione con l’economia americana e il sostegno alla Federazione Russa. «Cina, India e Brasile soffriranno molto se non interromperanno il supporto a Putin», ha chiarito. Graham ha inoltre dichiarato che gli Stati Uniti «cominceranno a vendere ai nostri alleati europei un’enorme quantità di armi che potrebbero avvantaggiare l’Ucraina».

Il conto verrebbe quindi addebitato agli europei, e in particolare alla Germania, che per tramite del cancelliere Merz ha annunciato sia l’intenzione di acquistare un sistema Patriot da trasferire all’Ucraina, sia di aver discusso con il presidente Zelensky la questione dell’addestramento dell’esercito ucraino all’impiego dei missili da crociera Taurus. Sul campo di battaglia, l’Ucraina sta accusando difficoltà crescenti nel contenere gli attacchi missilistici e gli avanzamenti sul terreno ad opera delle forze armate russe.

Ne parliamo assieme a Gianandrea Gaiani, giornalista, saggista e direttore della rivista «Analisi Difesa».

L’intervista è stata realizzata alle ore 9,30 del 14 luglio.

Guarda il video qui sotto o a questo link.

 

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