I convertiplani Osprey giapponesi a Camp Saga per la Brigata d’intervento rapido

La situazione internazionale e le crescenti ambizioni militari della Cina, hanno indotto le Forze di Autodifesa Terrestre giapponesi (JGSDF) ad aprire, il 9 luglio scorso, un nuovo campo nella parte sud occidentale del Giappone per ospitare convertiplani da trasporto Boeing MV-22B Osprey (17 acquisiti dalle forze aeree nipponiche, 14 sarebbero operativi in due squadroni), con l’obiettivo è di rafforzare le difese delle isole remote.
Il primo V-22 Osprey è arrivato a Camp Saga, nell’omonima prefettura sull’isola principale di Kyushu, proveniente dal Campo Kisarazu nella prefettura di Chiba, vicino a Tokyo. Camp Saga sarà responsabile del trasporto di personale ed equipaggiamenti per la Brigata anfibia d’intervento rapido, di stanza a Sasebo, (distante 55 km da Saga), nella prefettura di Nagasaki.
Il Japan Times riporta che Camp Saga fa parte della strategia giapponese “Southwest Shift” per quanto riguarda le capacità difensive, una strategia mirata principalmente a contrastare la crescente espansione marittima della Cina. È il primo nuovo campo delle JGSDF istituito dopo Camp Ishigaki, nella prefettura di Okinawa, nel 2023. Il nuovo campo ospita 420 militari.
L’Osprey è un convertiplano (velivolo che combina le caratteristiche di un velivolo ad ala rotante e di uno ad ala fissa), ed è in grado di decollare da isole remote prive di una base aerea per l’atterraggio di velivoli ad ala fissa.
L’MV-22B Osprey offre elevate capacità rispetto all’elicottero da trasporto CH-47JA attualmente in possesso della JGSDF, la velocità massima di volo è due volte superiore, mentre l’autonomia e la quota di volo sono tre volte superiori a quelle del CH-47JA.
La brigata ha l’obiettivo di monitorare le attività marittime nell’area e di mettere in sicurezza le coste del Giappone e le sue numerose isole. Questo include “operazioni anfibie a tutti gli effetti di sbarco, riconquista e messa in sicurezza in caso di occupazione illegale di isole remote”.
Il Giappone ha circa 6.900 isole e 30.000 chilometri di costa, il che rende le capacità navali di primaria importanza.
In passato gli Osprey avevano destato non poche preoccupazioni per la sicurezza a seguito di una serie di incidenti avvenuti in Giappone e all’estero. Nel 2023, un Osprey militare statunitense si era schiantato al largo dell’isola di Yakushima, nella prefettura di Kagoshima. I pescatori che si opponevano all’impiego del velivolo hanno intentato una causa contro il governo, chiedendo un’ingiunzione per fermare la costruzione di Camp Saga. Il 9 luglio scorso, gruppi di cittadini che protestavano contro l’impiego del velivolo hanno anche organizzato manifestazioni di fronte al nuovo campo.
Il trasferimento degli Osprey riflette la recente attenzione di Tokyo al rafforzamento delle capacità di deterrenza e risposta nell’arcipelago sud-occidentale di Nansei, un’area strategicamente vitale per la sua vicinanza al potenziale punto critico geopolitico di Taiwan.
Le unità cinesi hanno intensificato la pressione militare sull’isola e aumentato l’assertività marittima nei mari della Cina orientale e meridionale. A tal proposito, secondo quanto riportato da Newsweek, due navi della guardia costiera cinese pesantemente armate sarebbero state localizzate in quelle che Tokyo considera proprie acque territoriali intorno alle contese isole Senkaku.
Il Giappone amministra le isole disabitate, che i cinesi rivendicano da tempo, chiamandole Diaoyu. La nazionalizzazione delle isole da parte del Giappone nel 2012 ha spinto la Cina a intensificare le sue attività nell’area.
Gli analisti affermano che la Cina sta utilizzando la sua guardia costiera per normalizzare la propria presenza nelle acque contese attraverso azioni “nella zona grigia” che si fermano giusto prima di innescare una risposta militare. Per quanto riguarda Taiwan, il 18 luglio scorso, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato il Department of Defense Appropriations Act 2026, che include fondi per la difesa di Taipei.
Secondo il Taiwan News, gli USA avrebbero stanziato 500 milioni di dollari per l’Iniziativa di cooperazione per la sicurezza di Taiwan per “fornire assistenza” compresi armi, servizi e addestramento militare, con la clausola che il segretario alla Difesa presenti relazioni trimestrali sull’uso dei fondi. I fondi resteranno disponibili fino al 30 settembre 2027.
Il disegno di legge prevede investimenti per aerei di quinta e sesta generazione, come gli F-47 e gli F/A-XX. Inoltre, stanzia più di 1,3 miliardi di dollari per l’Unità per l’Innovazione della Difesa, per l’Accelerazione dell’Approvvigionamento e della Messa in Campo di Tecnologie Innovative e per l’Ufficio del Capitale Strategico.
Il presidente della sottocommissione per la Difesa, Ken Calvert, ha dichiarato che l’approvazione del disegno di legge “fa avanzare i loro obiettivi di sicurezza nazionale investendo nelle piattaforme e nei programmi che rafforzano il dominio militare dell’America”.
Inoltre, si ha notizia che il Presidente taiwanese, Lai Ching-te, si sarebbe impegnato ad aumentare il bilancio della difesa di Taiwan al 3% del PIL (attualmente spende il 2,45%).
Foto: Kyodo, Ashai Shimbun e US Marine Corps

Elvio RotondoVedi tutti gli articoli
Nato a Cassino nel 1961, militare in congedo, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Si occupa di Country Analysis. Autore del Blog 38esimoparallelo.com, collabora con il Think Tank internazionale “Il Nodo di Gordio”. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su “Il Giornale.it", “Affari Internazionali”, “Geopolitical Review”, “L’Opinione”, “Geopolitica.info”.