Il 17 luglio la Francia ha formalmente consegnato le sue ultime basi militari in Senegal, ponendo fine a 65 anni di presenza militare nel Paese. La decisione segna l’ultimo di una serie di ritiri dalle ex colonie, mentre Parigi si trova ad affrontare crescenti richieste in tutta l’Africa di porre fine alla sua presenza militare.

Camp Geille, la più grande base francese nel paese dell’Africa occidentale, e il suo aeroporto presso l’aeroporto di Dakar, sono stati restituiti in una cerimonia alla quale hanno partecipato alti funzionari francesi e senegalesi.

Circa 350 soldati francesi, incaricati principalmente di condurre operazioni congiunte con l’esercito senegalese, hanno lasciato il paese dell’Africa occidentale dopo una procedura di abbandono durata tre mesi. La Francia aveva iniziato il ritiro dalle sue basi in Senegal nel marzo scorso, su iniziativa del presidente Bassirou Diomaye Faye, eletto nel 2024, che ha chiesto alla Francia di ritirare le truppe dal paese entro il 2025.

A differenza dei leader di altre ex colonie francesi quali Burkina Faso, Mali e Niger che avevano già cacciato i francesi e altri contingenti internazionali (UE in Mali, statunitensi e tedeschi in Niger), il presidente senegalese Faye ha insistito affinché il Senegal continui a collaborare con Parigi ma senza una presenza militare fissa francese.

A febbraio, la Francia ha restituito la sua unica base rimasta in Costa d’Avorio, ponendo fine a decenni di presenza francese anche in quella ex colonia mentre in gennaio i francesi avevano ceduto alle forze locali la base di Kossei, l’ultima che controllavano in Ciad.

Anche la Repubblica Centrafricana dove la Russia ha inviato contractors e consiglieri militari, ha chiesto il ritiro della Francia.

La presidenza di Emmanuel Macron ha di fatto coinciso con la cacciata dei francesi dall’Africa dove rimangono saldamente presenti solo a Gibuti dove schierano circa 1.500 militari e una base terrestre, aerea e navale mentre in Africa Occidentale rimane un’unica base francese in Gabon, condivisa però con le truppe locali.