Nuovi confini e frontiere: spazio e digitale

Alberto Cossu – Vision & Global Trends. Progetto Società Italiana di Geopolitica
Il volume “Confine e Frontiera in Geopolitica, nel Diritto Internazionale e nelle Relazioni Internazionali” (Geopolitica ISSN 2009-9193, vol XIV, n.1/2025), curato da Federico Bordonaro e Tiberio Graziani, si presenta come un’opera collettiva di notevole spessore scientifico, che affronta in modo multidisciplinare e approfondito le complesse tematiche legate ai concetti di confine e frontiera. L’opera si articola in diverse sezioni, che raccolgono saggi di autori provenienti da differenti ambiti disciplinari, tra cui geopolitica, diritto internazionale e relazioni internazionali.
Questa pluralità di prospettive rappresenta uno dei principali punti di forza del volume, in quanto permette di analizzare i fenomeni legati ai confini e alle frontiere da molteplici angolazioni, arricchendo la comprensione della loro complessità. Il volume esamina le nuove frontiere e confini della geografia costituiti dalle dimensioni del digitale e dello spazio che con crescente intensità stanno pervadendo le attività di entità statuali e gruppi organizzati. L’emergere di queste nuove dimensioni impone un ripensamento dei paradigmi correnti a cui si ispira la geopolitica e la geografia.
Il volume è organizzato in sezioni tematiche, che affrontano diverse dimensioni dei concetti di confine e frontiera. La sezione “Focus” raccoglie saggi che si concentrano sul tema monografico del volume, offrendo approfondimenti specifici su aspetti particolari dei confini e delle frontiere. Tra i temi trattati, si segnalano l’evoluzione dei confini digitali nell’era della piattaformizzazione, il caso specifico del confine tra Spagna e Marocco a Ceuta, l’analisi storica del concetto di frontiera nell’Impero Romano e in età moderna, le dinamiche geopolitiche nel Mediterraneo, le nuove frontiere dell’Artico e il ruolo delle tecnologie marittime nella ridefinizione delle frontiere geopolitiche nell’Indo-Pacifico, la nascita e lo sviluppo dell’exogeografia.
La sezione “Contributi su Invito” ospita saggi di autori particolarmente autorevoli nel panorama degli studi geopolitici e internazionali, che offrono riflessioni di ampio respiro sui temi del volume. Si analizzano, tra l’altro, le implicazioni geopolitiche del confine tra Stati Uniti e Messico, le relazioni tra Russia e Cina, il ruolo dei confini e delle frontiere nelle relazioni internazionali e l’evoluzione storica degli ordinamenti territoriali e delle politiche delle frontiere, il concetto di limite.
Nonostante la complessità degli argomenti trattati, i saggi sono generalmente scritti in modo chiaro e accessibile, rendendo il volume fruibile anche a un pubblico non specialistico. I saggi sono corredati da un’ampia bibliografia, che permette al lettore di approfondire ulteriormente i temi di suo interesse.
E’ utile esaminare più da vicino alcuni degli articoli presenti al fine di fornire una visione più dettagliata del contenuto del volume.
L’articolo “Disegnare i confini digitali. Le mappe tra piattaformizzazione, neogeografia e rappresentazione geopolitica” di Giuseppe Anzera e Alessandra Massa esplora come la produzione di mappe sia stata democratizzata dalla piattaformizzazione, passando da sistemi esperti a pratiche partecipative supportate da piattaforme online. Analizza l’impatto della neogeografia sulla rappresentazione spaziale e l’uso delle mappe nella geopolitica popolare, con esempi tratti dal conflitto Russia-Ucraina. Il saggio offre una prospettiva innovativa sull’evoluzione delle mappe nell’era digitale, evidenziando come le piattaforme online stiano ridefinendo la rappresentazione dello spazio e influenzando le dinamiche geopolitiche.
Il saggio “Un confine selettivamente permeabile: il caso di Ceuta” di Alberto Catania analizza il confine tra Spagna e Marocco a Ceuta, evidenziandone la “permeabilità selettiva”. Si concentra sulle dinamiche migratorie, distinguendo tra i flussi di migranti giornalieri, tollerati e incentivati, e quelli di migranti irregolari, fortemente contrastati. Questo studio di caso offre un’analisi approfondita delle complessità legate alla gestione dei confini in un contesto di forte pressione migratoria.
“Il confine e la frontiera nell’Impero Romano e nell’età moderna” di Isabella M. Chiara esplora la complessa evoluzione dei concetti di “confine” e “frontiera” dall’epoca romana all’età moderna, sottolineando come siano stati influenzati da fattori geografici, politici, culturali e militari. L’autrice evidenzia che, mentre nell’Impero Romano il confine era spesso un’area dinamica e porosa, una “frontiera” caratterizzata da interazioni e scambi, nell’età moderna, con la nascita degli stati nazionali, esso tende a divenire una linea più definita e rigida, simbolo di sovranità e separazione.
Chiara analizza come l’Impero Romano, con il suo sistema di limes, non mirasse a una chiusura ermetica, ma a un controllo e a una gestione delle relazioni con le popolazioni esterne, spesso attraverso scambi commerciali, diplomatici e persino l’integrazione di barbari. Questo approccio pragmatico rifletteva una visione della frontiera come spazio di permeabilità e adattamento.
Con la Pace di Westfalia (1648) e la cristallizzazione degli stati moderni prevale una concezione del confine come limite invalicabile. La Chiara sottolinea come questa trasformazione abbia profondamente influenzato le relazioni internazionali e la percezione stessa dello spazio politico.
“Tracciati per essere superati: uno spazio senza frontiere” di Manuela Cicerchia esplora l’evoluzione del concetto di confine e frontiera nel corso dei secoli, sottolineando come questi abbiano contribuito allo sviluppo dell’identità personale e collettiva di un popolo. Analizza il processo di superamento dei confini, con particolare attenzione all’esperienza dell’Accordo di Schengen e alla libera circolazione delle persone in Europa. Il saggio offre una prospettiva storica e culturale sul tema dei confini, evidenziando come il loro superamento possa favorire lo scambio e l’arricchimento culturale.
“Frontiera Mediterraneo: tra mondo unipolare e multipolare” di Paolo Cornetti analizza il Mediterraneo come “frontiera” complessa e dinamica, caratterizzata da interazioni tra Nord e Sud, Africa ed Europa, e dalle tensioni in Medio Oriente. Esplora le trasformazioni geopolitiche in quest’area, segnate dal passaggio da un mondo unipolare a uno multipolare. Questo saggio offre una panoramica geopolitica sul Mediterraneo, sottolineando la sua importanza strategica e le sfide legate alla sua instabilità.
“Il Caso Groenlandia: La ‘Nuova’ Frontiera dell’Artico” di Marco Dordoni esamina il ruolo della Groenlandia come “nuova” frontiera dell’Artico, evidenziandone l’importanza strategica per la sicurezza globale. Analizza le ambizioni di Trump nei confronti della Groenlandia e le dinamiche geopolitiche in questa regione. Questo studio di caso mette in luce le crescenti tensioni geopolitiche nell’Artico, legate all’accesso alle risorse naturali e al controllo delle rotte marittime.
“Le contese di confine nella gestione della crisi del Mare d’Aral” di Giuliano Luongo analizza le contese di confine legate alla gestione della crisi del Mare d’Aral. Esamina come la frammentazione amministrativa e le politiche di sfruttamento delle risorse idriche abbiano contribuito al degrado del bacino. Questo saggio evidenzia le conseguenze ambientali e geopolitiche della cattiva gestione delle risorse idriche, sottolineando la necessità di una cooperazione regionale per affrontare la crisi del Mare d’Aral.
“Confini” di Fabio Mini offre una riflessione filosofica e storica sul concetto di confine, esplorandone le diverse dimensioni e significati. Analizza l’evoluzione dei confini nel corso del tempo, dalle città fortificate dell’antichità alle barriere contemporanee. Questo saggio si distingue per la sua ampiezza di respiro e per la capacità di connettere riflessioni teoriche e analisi di casi concreti.
“Permeabilità delle frontiere e mobilità dei confini. Storia di una prospettiva multipolare in un mondo post-globale” di Giuseppe Romeo analizza i concetti di permeabilità delle frontiere e mobilità dei confini nel contesto di un mondo post-globale. Esplora le dinamiche della multipolarità e le sfide legate alla governance delle frontiere. Questo saggio offre una prospettiva teorica sulle trasformazioni in atto nel sistema internazionale, sottolineando l’importanza di ripensare i concetti di confine e frontiera in un’ottica multipolare.
“Geopolitical Implications of the US-Mexico Border” di Alberto Cossu analizza le implicazioni geopolitiche del confine tra Stati Uniti e Messico. Questo confine è caratterizzato da una complessa interazione di fattori economici, sociali, politici e di sicurezza, che lo rendono un’area di studio cruciale per comprendere le dinamiche delle relazioni internazionali nel continente americano. L’autore esplora le sfide legate alla migrazione, al traffico di droga, alla criminalità organizzata e alle politiche di sicurezza adottate da entrambi i paesi per gestire questa complessa realtà.
“The Geopolitics of Borders and Frontiers with Examples of Their Relevance to International Relations” di Phil Kelly Questo articolo esplora la geopolitica dei confini e delle frontiere, illustrando la loro rilevanza per le relazioni internazionali attraverso esempi e casi studio. L’autore presenta un modello di geopolitica classica, che si concentra sull’influenza degli ambienti geografici sulle azioni e le politiche degli Stati. Kelly esamina come concetti geopolitici come l’integrazione, le sfere di influenza, la topografia e la distanza, le migrazioni e i cambiamenti climatici si manifestano nelle dinamiche di confine e frontiera.
“Orbital Thresholds: Exogeography and the Evolving Geopolitics of the High Boundary” di Alfonso Giordano esplora la nascita e lo sviluppo dell’exogeografia come disciplina teorica e operativa per interpretare le trasformazioni spaziali, giuridiche e geopolitiche legate all’espansione umana oltre la Terra. Il fulcro dell’analisi è la “high boundary” (alta frontiera), cioè la zona di transizione tra il dominio terrestre e quello extraterrestre, vista come soglia dinamica e contesa tra paradigmi giuridici e geopolitici tradizionali e nuove sfide senza precedenti.
“Limiti, confini, frontiere: il coraggio di spostare oltre l’orizzonte la visuale e la conoscenza” di Gino Lanzara. Questo articolo esplora il concetto di limite come elemento fondamentale e intrinseco dell’esperienza umana, sia dal punto di vista filosofico che pragmatico. Il limite è visto non solo come ostacolo, ma anche come stimolo alla crescita, alla conoscenza e al superamento di sé, richiamando miti come quello di Ulisse e Icaro.
Conclusioni
Il volume 1/2025 di Geopolitica è sicuramente un’opera di riferimento per l’analisi delle dinamiche geopolitiche contemporanee legate ai concetti di confine e frontiera. La ricchezza e la varietà dei contributi, la profondità delle analisi e l’approccio multidisciplinare rendono questo volume uno strumento prezioso per studiosi, professionisti e chiunque sia interessato a comprendere le sfide e le opportunità che caratterizzano il nostro mondo in continua trasformazione. Nel complesso, “Confine e Frontiera in Geopolitica, nel Diritto Internazionale e nelle Relazioni Internazionali” è un’opera che merita di essere consultata da studiosi e appassionati che vogliono aggiornarsi rispetto all’evoluzione della geopolitica e dei concetti di confine e frontiera.
GEOPOLITICA. Journal of Geopolitics and Related Matters. Rivista di Politica Internazionale. ISSN 2009-9193 Vol XIV, n. 1/2025 ISBN 9791281485211 Callive Media&Books 2025, pp. 592, € 42,00
Confine e Frontiera in Geopolitica, nel Diritto Internazionale e nelle Relazioni Internazionali – Border and Frontier in Geopolitics, International Law and relations
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