Stati Uniti e India discutono il rafforzamento della cooperazione militare

Secondo i dati dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), nel 2024 la spesa militare indiana, la quinta a livello globale, è cresciuta dell’1,6%, raggiungendo gli 86,1 miliardi di dollari.
Nel periodo 2008-2024, l’India ha rappresentato il 10% delle importazioni globali di armi, per un valore di 48 miliardi di dollari, superando di poco l’Arabia Saudita, al secondo posto.
Le forze armate indiane sono ampiamente equipaggiate con armi e mezzi di origine russa e dal 2008 circa il 59% delle importazioni indiane della Difesa (in valore) proviene dalla Russia. Altri importanti fornitori includono la Francia (12%), gli Stati Uniti (10%) e Israele (9%).
Il governo statunitense ha attivamente incoraggiato l’India a ridurre la sua dipendenza dalle forniture russe che nel quinquennio 2020-2024 hanno rappresentato il 36% delle importazioni indiane nel settore Difesa. La prima amministrazione Trump ha compiuto grandi passi avanti nella cooperazione in materia di difesa con l’India, così come l’amministrazione Biden.
Secondo quanto riportato dal Dipartimento della Difesa statunitense, i colloqui del 1° luglio a Washington tra il segretario alla Difesa Pete Hegseth e il ministro degli Affari Esteri indiano S. Jaishankar sono stati incentrati sulla cooperazione bilaterale, la vendita di armi statunitensi e la prossima firma di un nuovo partenariato per la Difesa.
Hegseth ha dichiarato che Stati Uniti e India sono reciprocamente consapevoli delle preoccupazioni per la sicurezza nella regione e che entrambi i paesi hanno la capacità di contrastare insieme tale minaccia.
Ha anche accennato agli sforzi degli Stati Uniti per fornire all’India gli strumenti necessari per contrastare le minacce nella regione indo-pacifica. “Gli Stati Uniti sono molto soddisfatti dell’integrazione di numerosi prodotti di difesa statunitensi nell’inventario indiano. E sulla base di questi progressi, speriamo di poter completare diverse importanti vendite in sospeso di prodotti di difesa statunitensi all’India, espandere la nostra cooperazione industriale e gli sforzi di coproduzione per la difesa, rafforzare l’interoperabilità tra le nostre forze armate e quindi firmare formalmente un nuovo quadro decennale per il partenariato di difesa tra Stati Uniti e India… cosa che speriamo di fare molto presto.”
Il presidente Trump e il primo ministro indiano Modi si erano incontrati nel mese di febbraio scorso, annunciando l’intenzione di perseguire nuovi appalti e accordi di coproduzione per i missili anticarro Javelin e i veicoli blindati Stryker.
Nel corso dell’incontro era stato inoltre discusso l’acquisto di altri sei velivoli da pattugliamento marittimo P-8I. L’India ha già integrato nelle proprie forze armate velivoli come il C-130J Super Hercules, il C-17 Globemaster III e il P-8I Poseidon, nonché il CH-47F Chinook, l’MH-60R Sea Hawk e l’AH-64E Apache.
L’India ha adottato anche i missili antinave Harpoon, gli obici d’artiglieria M-777 da 155mm e gli UAV Sky Guardian MQ-9B. I due Paesi si erano impegnati a rafforzare la cooperazione militare potenziando addestramento ed esercitazioni congiunte.
L’equipaggiamento di origine russa in possesso delle forze armate indiane include aerei da combattimento, aerei da trasporto, elicotteri, navi, sottomarini, carri armati, veicoli da combattimento per la fanteria, lanciarazzi campali, armi leggere e lancia missili spalleggiabili.
Nel corso del colloquio, Hegseth e Jaishankar hanno discusso di un’ampia gamma di questioni, tra cui la cooperazione a lungo termine nel settore della difesa, l’addestramento e gli scambi militari, nonché l’espansione della collaborazione industriale.
Hanno concordato di dare ulteriore impulso a questo partenariato cruciale e reciprocamente vantaggioso, coprendo settori quali l’interoperabilità, l’integrazione delle catene di approvvigionamento dell’industria della difesa, la condivisione logistica, l’incremento delle esercitazioni militari congiunte e la cooperazione con altri partner con obiettivi simili.
L’India e gli Stati Uniti hanno concordato di firmare un nuovo accordo quadro di difesa della durata di 10 anni entro la fine di quest’anno.
Secondo quanto riporta la pubblicazione War On The Rocks, la condivisione di tecnologie, al momento, è ancora limitata dalle restrizioni legali e politiche statunitensi, ulteriormente complicate dalle solide relazioni dell’India con la Russia e dai complessi sistemi di approvvigionamento di entrambi i Paesi.
Le aspettative indiane in materia di trasferimento tecnologico non sempre hanno senso dal punto di vista commerciale per le aziende statunitensi, e l’India non è mai stata interessata finora all’armonizzazione con i regimi statunitensi in materia di protezione tecnologica, nel tentativo di creare sistemi propri. La cooperazione operativa militare si consolida di anno in anno, ma entrambe le parti tendono a essere conservative in ciò che fanno insieme e nel modo in cui lo presentano.
L’India e gli Stati Uniti starebbero rafforzando la loro partnership strategica nel tentativo di controbilanciare l’influenza della Cina nella regione indo-pacifica.
Come riportato in un articolo di Analisi Difesa, l’India è l’unico membro del QUAD (Stati Uniti, Giappone, Australia e India) a non aver imposto sanzioni alla Russia e sembra non intenda compromettere i suoi interessi nazionali nonostante le forti pressioni ricevute, soprattutto da Stati Uniti e Gran Bretagna.
Dal 2002, l’India e gli Stati Uniti hanno firmato diversi accordi fondamentali per rafforzare la cooperazione militare. Questi includono l’Accordo Generale sulla Sicurezza delle Informazioni Militari (GSOMIA) nel 2002, il Memorandum d’Intesa sullo Scambio Logistico (LEMOA) nel 2016, l’Accordo di Compatibilità e Sicurezza delle Comunicazioni (COMCASA) nel 2018 e l’Accordo di Base per lo Scambio e la Cooperazione (BECA) nel 2020.
Nel 2019, è stato firmato l’Allegato sulla Sicurezza Industriale (ISA) al GSOMIA per facilitare lo scambio di informazioni classificate tra le industrie della difesa dei due Paesi.
Inoltre, nel giugno 2023 è stato lanciato l’Ecosistema di accelerazione della difesa indo-statunitense (INDUS X), una rete di università, incubatori, aziende, think-tank e investitori privati. Nel 2024 vennero firmati anche l’accordo sulla sicurezza degli approvvigionamenti (SoSA) e il MoA relativo all’assegnazione di ufficiali di collegamento.
Foto: US DoD e Ministero Esteri Indiano

Elvio RotondoVedi tutti gli articoli
Nato a Cassino nel 1961, militare in congedo, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Si occupa di Country Analysis. Autore del Blog 38esimoparallelo.com, collabora con il Think Tank internazionale “Il Nodo di Gordio”. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su “Il Giornale.it", “Affari Internazionali”, “Geopolitical Review”, “L’Opinione”, “Geopolitica.info”.