Gli USA costruiranno una base per le motovedette filippine nell’isola di Palawan

Nell’ambito delle iniziative tese a rafforzare gli alleati nell’area del Pacifico per contrastare le attività cinesi sempre nel Mar Cinese Meridionale, gli Stati Uniti intendono finanziare e costruire una base per motovedette lanciamissili e imbarcazioni veloci sulla costa occidentale dell’isola di Palawan, nelle Filippine.
La struttura, resa nota in luglio, sarà costruita per ospitare almeno cinque imbarcazioni veloci, che saranno costruite dall’azienda statunitense ReconCraft per la Marina Filippina. L’azienda è specializzata nella produzione di imbarcazioni utilizzate dalle forze dell’ordine e dall’esercito per l’interdizione rapida. Secondo i documenti, le imbarcazioni includeranno sia “barche d’assalto” che gommoni a chiglia rigida, ha riportato USNI News.
La struttura, che comprenderà anche magazzini e un centro comando, fornirà alle Forze Armate delle Filippine una base avanzata per i pattugliamenti nel Mar Cinese Meridionale. La nuova base di motoscafi veloci dovrebbe essere operativa nel primo trimestre dell’anno fiscale 2026, che inizierà il 1° ottobre.
Navi cinesi e filippine si sono scontrate in contesti sempre più ostili nella regione intorno alle isole, atolli, barriere coralline e secche rivendicate da Pechino. All’inizio di luglio la Cina ha annunciato che avrebbe schierato un pattugliatore vicino allo Scarborough Shoal, la principale area contesa con le Filippine.
A maggio, il Segretario alla Difesa Pete Hegseth (che in luglio ha visitato le Filippine) ha rilasciato una dichiarazione congiunta con i Ministri della Difesa di Giappone, Australia e Filippine, condannando “le azioni destabilizzanti della Cina nel Mar Cinese Orientale (ECS) e nel Mar Cinese Meridionale (SCS) e qualsiasi tentativo unilaterale di cambiare lo status quo con la forza o la coercizione”.
Le quattro nazioni hanno condannato la “condotta pericolosa della Cina nel Mar Cinese Meridionale contro le Filippine” e hanno sottolineato nella dichiarazione che avrebbero aumentato collettivamente la difesa, la cooperazione e l’interoperabilità congiunta delle forze militari.
Foto: Un’imbarcazione d’attacco veloce filippina in azione durante un’esercitazione militare (Aaron Favila/AP)

RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.