I russi avanzano sui fronti di Pokrovsk, Kupyansk e Zaporizhia – AGGIORNATO

(aggiornato alle ore 23,55)
L’esercito russo ha liberato Plavni, preso d’assalto Primorske e sta attaccando Stepnohirsk, avanzando sul settore occidentale del fronte di Zaporozhia assaltando la linea di fortificazione delle forze ucraine. Il successo delle truppe aeromobili russe è stato confermato da fonti indipendenti ucraine e dalle mappe dell’institute for the study of the war. Le forze russe si trovano ora a 23 chilometri dalla città di Zaporizhia, capoluogo dell’omonima regione.
Nel settore orientale dello stesso fronte le forze russe del Raggruppamento Vostok continuano l’offensiva al confine tra le regioni della DPR, Dnipropetrovsk e Zaporozhye, circondando a nord-ovest e sud-ovest di Kamyshevakha, secondo quanto riportato ieri da blogger militari russi.
Più a nord-ovest, le forze di osca sono entrate nel villaggio di Voronok, situato a nord della terza linea di difesa ucraina, fronteggiando i contrattacchi delle truppe di Kiev che avrebbero inviato rinforzi.
Difficile comprendere se queste operazioni costituiscano l’inizio della temuta grande offensiva russa su questo fronte, da tempo preannunciata dallo stato maggiore ucraino, oppure se si tratti di attacchi tesi ad assorbire le riserve ucraine per facilitare le operazioni russe nel settore di Pokrovsk.
Qui l’esercito russo ha conquistato ieri l’insediamento di Pervoe Maya vicino a Pokrovsk e mantiene le posizioni in città dopo che negli ultimi giorni gli ucraini avevano annunciato di aver espulso le forze nemiche dal grande centro urbano.
Le mappe dell’ISW recepiscono in parte le segnalazioni ucraine registrando che i russi bno0n sarebbero più presenti nel centro città ma solo nei quartieri meridionali.
A nord est di Pokrovsk i tentativi ucraini di attaccare ai fianchi il grande saliente russo provocato dallo sfondamento delle linee delle forze di Kiev l’11 agosto sembrano essere falliti su entrambi i lati. I russi hanno raggiunto i sobborghi di Shakhove e. sul lato opposto del saliente, hanno conquistato Zapovidne e Novo Shakove mentre più a nord ancora avrebbero raggiunto la strada T-514 utilizzata dagli ucraini per rifornire Dobropillya.
Il canale Telegram militare russo Military Chronicls valuta che il successo dei russi di Shakov potrebbe portare alla spaccatura della linea difensiva ucraina che si estende tra Pokrovsk e Konstantinovka (Konstantinyvka per gli ucraini). Un fronte che i salienti russi rendono sempre più lungo con il rischio che una nuova breccia non sia contenibile dalle forze ucraine.
La costante pressione russa e la penuria di riserve ucraine potrebbe indurre il comando affidato al generale Oleksandr Syrsky a dover decidere di rinunciare a difendere Konstantinovka o Pokrovsk con l’obiettivo di costituire una linea del fronte più arretrata e più corta.
Novità positive per Mosca anche sul fronte Kharkiv dove i militari russi sono penetrati nella roccaforte di Kupyansk assumendo il controllo dei quartieri settentrionali secondo quanto scrive il media russo Vzglyad e confermato dai rilievi satellitari dell’ISW.
Fonti russe avevano riferito che combattenti stranieri (definiti “mercenari” dai russi) schierati al fianco delle forze ucraine si stavano ritirando verso la riva destra del fiume Oskol, in direzione di Kupyansk, spesso guadando il fiume a piedi e abbandonando i veicoli sulla riva sinistra.
La notte scorse la Russia ha lanciato 629 droni e missili (563 droni e 26 missili da crociera, ipersonici e balistici) in un massiccio attacco notturno contro l’Ucraina che ha avuto una vasta eco in Europa per le vittime civili lamentate da Kiev che non ha menzionato gli obiettivi militari e industriali colpiti.
Mosca avrebbe colpito, anche con missili ipersonici Kinzhal, imprese del complesso militare-industriale e basi aeree militari ucraine, ha riferito il Ministero della Difesa russo.
Fonti ucraine riferiscono che i missili hanno colpito direttamente nel centro della città, vicino alla metro Olimpiyskaya, in via Zhylianskaya e nelle aree circostanti. Sono stati danneggiati edifici per uffici, tra cui banche, rappresentanze internazionali e media. Tra questi c’erano l’ufficio dell’UE e il British Council, probabilmente situati in un centro business di nuova costruzione in via Zhylianskaya.
Il ministero della Difesa russo ha invece affermato che i bombardamenti della scorsa notte sull’Ucraina hanno preso di mira e colpito “imprese del complesso militare-industriale e basi aeree militari ucraine”.
Il canale Telegram militare Mash afferma da parte sua che a Kiev sono state colpite l’impresa di assemblaggio dell’industria missilistica e spaziale Specoboronmash, lo stabilimento di componenti missilistici Kiev Radiozavod, l’impresa industriale Kiev-22, l’impresa industriale Samsung-Ukraine e la Ukrspecsystems, che sviluppa i droni PD-2 e Shark.
Hangar corazzati contro i droni ucraini
Immagini satellitari della base aerea di Morozovsk, nella regione di Rostov, del 27 agosto, che mostrano 18 hangar protettivi costruiti finora.
Gli hangar ospitano cacciabombardieri Su-34 e aerei da ricognizione Su-24MR. Nella seconda immagine, è visibile un solo Su-34 nell’area aperta, mentre sono in corso i lavori di costruzione di ulteriori hangar.
Attualmente, gli aerei lasciano gli hangar solo prima del decollo e la loro manutenzione viene eseguita anche al loro interno., come riferisce il canale Telegram Military Informant.
Lavori simili per la costruzione di hangar protettivi per ricoverare gli aerei che i più occasioni sono stati bersaglio di incursioni di droni ucraini, lsono in corso o sono stati completati presso gli aeroporti di Khalino, Saki, Akhtubinsk, Krymsk, Millerovo e Belbek.
La base aerea di Morozovsk è stata ripetutamente oggetto di attacchi e tentativi di attacco da parte di droni kamikaze ucraini: nel dicembre 2023 (un Su-34 è stato danneggiato), e ad aprile, giugno, luglio e agosto 2024. A seguito dell’ultimo attacco, un cacciabombardiere Su-34 è andato distrutto.
Ankara: i russi hanno ridimensionato le pretese territoriali
La Russia avrebbe ridimensionato le sue pretese territoriali in Ucraina e sarebbe disposta a sospendere i combattimenti se le venisse concesso l’intero oblast di Donetsk. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan nel corso di una intervista a Tgrt Haber.
Secondo il capo della diplomazia turca (in precedenza a lungo alla testa dei servizi segreti) persisterebbe anche ‘‘un accordo preliminare” che prevede la ”cessione del 25-30 per cento del Donetsk ancora in mano agli ucraini e il mantenimento della linea di contatto attuale nelle regioni di Zaporizhia e Kherson”.
Mosca quindi rinuncerebbe al completo controllo di tutti i territori di queste due regioni, in mano a Mosca per circa il 75 per cento.
Fidan conferma quindi quanto rivelato da settimane dal negoziatore statunitense Steve Witkoff. L’Ucraina ha finora ripetutamente respinto la possibilità di concessioni territoriali alla Russia,
Più Mirage 2000 dai francesi più denaro dai danesi
In un’intervista al quotidiano Le Monde, l’ex ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che Parigi sta preparando il trasferimento di ulteriori caccia all’Aeronautica Militare ucraina, portando il loro numero totale dai 5 attuali (il sesto è andato perduto) a 20 unità non ha specificato i Mirage 2000 arriveranno in Ucraina.
Tali velivoli, prodotti negli anni ’80 come gli F-16 forniti a Kiev da Olanda, Belgio, Danimarca e Norvegia, restano in servizio in due soli squadroni delle forze aeree francesi, il 3/11 Corse e il 1/2 Cigognes dove verranno rimpiazzati dai nuovi Rafale.
La Danimarca ha reso noto che stanzierà 10 miliardi di corone in più, pari a 1,34 miliardi di euro, nel suo bilancio della Difesa per il 2026 per rafforzare la difesa e il sostegno all’Ucraina. Lo ha annunciato il ministero della Difesa. “La situazione geopolitica richiede che rafforziamo la nostra difesa, quindi sono lieto che le stiamo destinando nuovamente più fondi”, ha dichiarato il ministro Troels Lund Poulsen in un comunicato.
Questo nuovo stanziamento, iscritto nel bilancio 2026, porterà a oltre il 3% la quota della difesa nel PIL del Paese nordico, che intende dedicarle il 5% entro il 2032, come raccomandato dalla NATO.
Prestiti UE per 150 miliardi esauriti
Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Riga, in Lettonia ha detto che “sono molto lieta che 19 Stati membri abbiano richiesto supporto tramite SAFE e sono lieta di annunciare che abbiamo raggiunto la piena sottoscrizione di 150 miliardi di euro. Molti Stati membri hanno indicato che li utilizzeranno anche per sostenere l’industria della difesa ucraina. Si tratta di un vero successo europeo.
Ora abbiamo tre compiti su cui lavorare: ottobre faremo il punto della situazione al Consiglio europeo, insieme alla nostra tabella di marcia per il 2030. Esamineremo le lacune in termini di capacità e come colmarle. Il secondo obiettivo è entro il 2030 è di aver significativamente rafforzato le nostre capacità di difesa e il terzo compito parallelo è contribuire a garantire che l’ucraina abbia garanzie di sicurezza incrollabili. Questo è anche il motivo per cui, nel nuovo bilancio europeo, abbiamo proposto un aumento di cinque volte della spesa per la difesa”, ha spiegato.
Foto: Ministero Difesa Ucraino, TASS, RVvoenkor e ISW

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