La bandiera delle Dieci Giornate di Brescia

Autore: Associazione culturale Capitolium, Brescia
E’ il 22 marzo 1849 quando la Prima Guerra d’Indipendenza italiana finiva nel peggiore dei modi con l’esercito sabaudo sconfitto a Novara dagli austriaci ed un sogno di Unità nazionale che si allontanava sempre più. Brescia, incredula dell’accaduto, nella giornata del 23 marzo alzava barricate in tutta la città per ribellarsi all’invasore austriaco.
La resistenza durava dieci giorni e solo nella giornata del primo aprile 1849 veniva piegata definitivamente dall’assediante austriaco grazie ad un nutrito sostegno di truppe che accerchiarono la città.
Negli scontri strada per strada fu un continuo sventolio di bandiere tricolori ma una in particolare, raffigurata perfettamente al centro di piazza Vecchia (oggi piazza Loggia) in un dipinto del pittore bresciano Faustino Joli degli anni ’60 dell’ottocento, esposto presso il museo del Risorgimento di Brescia, venne assunta quale vessillo delle Dieci Giornate.
Anche Brescia ebbe la sua particolare e unica bandiera, un tricolore composto dai colori verde, rosso, bianco e caricato al centro di un ulteriore quadrato rosso a simboleggiare la rivolta e la volontà di non retrocedere davanti al nemico. Dopo approfondito studio, è stato esaltato il prezioso vessillo di cui non esisteva una narrazione precedente. Si tratta di una scoperta unica nel suo genere poiché è cosa rarissima ritrovare proto-bandiere legate al periodo risorgimentale ancora non studiate.
Particolare della bandiera tricolore simbolo della Rivoluzione bresciana del marzo 1849 (foto di Gabriele Chiesa)
Descrizione del dipinto rappresentante la bandiera delle Dieci Giornate di Brescia
Ore 12.00 del 31 marzo 1849 Brescia – adunanza in piazza Vecchia (oggi piazza della Loggia), dove dal balcone del palazzo comunale il Sangervasio, avvocato e patriota eletto a capo della deputazione municipale, legge alla folla l’intimazione alla resa emanata dal comandante austriaco Julius Jacob von Haynau, tristemente noto come “la iena”.
Lo sdegno e la rabbia palpabili tra gli astanti fecero subito risolvere di respingere il documento e le dure condizioni che v’erano vergate. Joli immortala la reazione della folla, radunata presso il palazzo del Municipio, che in risposta al proclama dispiega alcuni vessilli.
La piazza è gremita di persone. Alcuni ostentano un bastone su cui hanno posto il proprio cappello a ricordo del copricapo frigio, simbolo di libertà nella rivoluzione francese. Alle finestre di alcuni palazzi si sventolano fazzoletti dai colori bianco e rosso o bianco, rosso e verde.
Colori e forma bandiera Dieci Giornate di Brescia
In piazza si scorgono bresciani srotolare una bandiera dai colori nazionali. Ma il quadro dello Joli riserva altre sorprese: per quanto di piccole dimensioni, nella tela è infatti possibile riconoscere un altro vessillo nazionale simile nella foggia alla bandiera della Repubblica Cispadana, formata da tre bande orizzontali rossa, bianca e verde, sventolare da una finestra.
Ulteriore nota di “colore vessillologico” la si apprezza a tracolla d’alcuni personaggi centrali nella scena: tre individui che portano il tricolore ad amarcollo nello stesso stile delle fasce indossate dagli ufficiali sabaudi di pubblica sicurezza. Un quarto uomo, addirittura, la impiega come sciarpa, quasi incarnando un eccentrico vezzo di moda.
Il dettaglio più importante, tuttavia, è dato dalla bandiera dipinta esattamente nel centro della piazza. Faustino Joli ci ha, con quella, consegnato l’unica testimonianza ad oggi pervenuta dello “stendardo ufficiale delle Dieci Giornate”.
Immagine in apertura: Faustino Joli – olio su tela – adunanza in piazza Vecchia (attuale Piazza Loggia), Brescia 31 marzo 1849 (foto di Gabriele Chiesa)
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