La Danimarca sceglie il SAMP/T per la difesa aerea

Le Forze Armate danesi hanno scelto la difesa aerea a lungo raggio il sistema SAMP/T franco-italiano, mentre per i sistemi a medio la scelta verrà effettuata tra il NASAMS norvegese, l’IRIS-T tedesco e il VL MICA francese. I sistemi sono stati selezionati sulla base di una valutazione complessiva di considerazioni operative, economiche e strategiche, ha reso noto il governo danese.
Con l’istituzione dell’Air Defense Wing nel marzo 2025, le forze armate hanno creato il quadro per gli investimenti attualmente in corso nei sistemi di difesa aerea e missilistica.
“L’attuale situazione politica di sicurezza implica che la difesa aerea terrestre sia una priorità assoluta nella ricostruzione delle Forze Armate. L’esperienza ucraina dimostra che la difesa aerea terrestre svolge un ruolo cruciale nella protezione della popolazione civile, tra gli altri, dagli attacchi aerei russi. Sono quindi molto lieto che, insieme alla coalizione, sia stata presa la decisione di investire in modo significativo in ulteriori sistemi di difesa aerea terrestre. Le Forze Armate possono già attendere con ansia l’entrata in funzione della prima parte del sistema di difesa aerea terrestre delle Forze Armate quest’anno e sono lieto che la coalizione stia rispondendo agli sviluppi della politica di sicurezza con una prospettiva a lungo termine”, ha dichiarato il ministro della Difesa Troels Lund Poulsen.
L’approvvigionamento di sistemi di difesa aerea terrestre si è svolto su due binari. Nel giugno 2025, è stata presa la decisione di acquistare urgentemente sistemi di difesa aerea terrestre a medio raggio che avrebbero prodotto risultati il più rapidamente possibile. Sulla base della raccomandazione militare del Capo di Stato Maggiore della Difesa, la coalizione ha ora deciso di acquistare un totale di otto sistemi, rispettivamente a lungo e medio raggio. I sistemi a medio raggio, acquisiti con urgenza, ne faranno parte.
“La guerra in Ucraina dimostra chiaramente la necessità di un moderno sistema di difesa aerea terrestre, composto da diversi sistemi integrati che forniscano più livelli di protezione dello spazio aereo. Questo è il concetto di sistema di difesa aerea terrestre in cui le Forze Armate danesi stanno investendo e costruendo”, ha affermato il Capo di stato maggiore della difesa Michael Hyldgaard.
I costi totali relativi all’acquisizione e al funzionamento dei sistemi di difesa aerea e missilistica terrestre sono stimati in 58 miliardi di corone danesi durante il periodo di validità dell’accordo. Le acquisizioni sono soggette all’approvazione del Comitato Finanziario.
“La decisione di affidarsi a più di uno o due fornitori consente tempi di consegna più brevi. Ciò significa che possiamo raggiungere il nostro obiettivo di una capacità di difesa aerea terrestre completa il più rapidamente possibile e quindi supportare al meglio il rapido rafforzamento della potenza di combattimento danese”, ha dichiarato il capo dell’IMF, il tenente generale Per Pugholm Olsen.
La Danimarca prevede di acquistare in totale otto sistemi SAMP/T, ciascuno composto da quattro unità: un radar, una struttura di comando e controllo, una o più piattaforme di lancio dei missili. Si prevede che il primo sistema di difesa aerea terrestre sarà operativo già nel 2025, e il numero di sistemi aumenterà gradualmente in seguito.
Il comunicato del ministero della Difesa italiano
Il Ministero della Difesa Italiano ha espresso “soddisfazione per la decisione assunta dal governo danese di dotarsi del sistema di difesa aerea a media portata SAMP/T NG, realizzato congiuntamente dall’Italia e dalla Francia.
L’acquisizione di questa capacità di nuova generazione consentirà a Copenaghen di garantire una protezione più efficace del proprio spazio aereo e della popolazione di fronte a minacce sempre più sofisticate e in continua trasformazione.
L’adozione di un sistema moderno, pienamente interoperabile con quelli in uso presso gli alleati dell’Alleanza Atlantica, rappresenta un passo significativo per la sicurezza comune europea e per il rafforzamento della difesa collettiva della NATO.
Per l’Italia, la scelta danese conferma la solidità della cooperazione industriale e tecnologica con la Francia, sviluppata attraverso il consorzio Eurosam, e valorizza le competenze della nostra industria nazionale della difesa”.
Il sistema SAMP/T, già operativo nell’Esercito italiano, nell’Aeronautica Militare Italiana e Francese, garantisce una collaudata capacità di difesa superficie-aria a media gittata contro velivoli e missili balistici di teatro (theatre ballistic missiles, TBM).
Il programma di ammodernamento SAMP/T NG, avviato nel 2021, è stato concepito per rispondere a uno scenario caratterizzato da minacce sempre più rapide, elusive e complesse. La nuova configurazione prevede un sistema di ingaggio profondamente rinnovato e l’integrazione di un radar di ultima generazione, pensato per sfruttare appieno le potenzialità del futuro missile ASTER 30 B1 NT Extended Capability. L’entrata in servizio del SAMP/T NG è prevista per il 2026.
Il comunicato del ministero della Difesa francese
Il ministero delle Forze Armate francesi, con una nota, ha reso noto di accogliere “con favore la decisione del ministero della Difesa danese di selezionare il sistema di difesa aerea a medio raggio SAMP/T NG, sviluppato congiuntamente da Francia e Italia.
Questa scelta strategica fornirà alla Danimarca una capacità di difesa aerea di nuova generazione per proteggere il suo territorio e la sua popolazione da minacce aeree in continua evoluzione.
La decisione di acquisire un sistema di difesa aerea terrestre così moderno, interoperabile con i sistemi dei nostri alleati, rafforza la sicurezza europea e la difesa collettiva della NATO. Con il rafforzamento della cooperazione franco-danese in materia di difesa, l’Agenzia francese per gli armamenti e l’Aeronautica militare francese sono pienamente mobilitate per supportare e collaborare con le loro controparti danesi”.
La Danimarca valuta di spendere per rinnovare l’intera difesa aerea basata a terra quasi 7,8 miliardi di dollari in equipaggiamenti che escludono forniture statunitensi complice anche l’aggressiva iniziativa dell’Amministrazione Trump sulla Groenlandia.
Il governo danese stanzia quest’anno un importo pari al 3 per cento del PIL per la difesa e si è impegnata ad aumentare questa quota al 5% entro il 2035, in linea con gli obiettivi fissati all’ultimo vertice Nato. La Premier Mette Frederiksen ha però delineato un possibile anticipo dei tempi per questo nuovo obiettivo.
Foto: Ministero Difesa Francese

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