La Malesia rinuncia agli F/A-18 del Kuwait e punta a un nuovo aereo da combattimento

La scorsa settimana era circolata la notizia che la Royal Malaysian Air Force (RMAF) avesse annullato l’acquisto di caccia usati F/A-18C/D Hornet dal Kuwait. Secondo il portale di notizie Twentytwo13, che citava fonti locali, la decisione sarebbe stata presa a causa di una serie di complicazioni che avevano reso l’affare meno praticabile.
La principale motivazione era legata al ritardo nella consegna di 22 nuovi aerei Super Hornet al Kuwait. La transizione della flotta kuwaitiana, inizialmente prevista per il 2021, è stata posticipata al 2026 a causa dei ritardi imposti dal Covid-19.
Poiché la Malesia avrebbe potuto acquistare gli aerei solo dopo che il Kuwait avesse ricevuto i suoi nuovi Super Hornet, l’intera tempistica della transazione era diventata insostenibile.
A ciò si sarebbe aggiunta l’obsolescenza tecnologica dei caccia kuwaitiani che la Malesia avrebbe ritenuto non all’altezza dei propri F/A-18D Hornet, già dotati di sistemi più moderni; a titolo d’esempio i gli F/A-18 kuwaitiani sono dotati del radar originale AN/APG-65 mentre quelli della RMAF del più moderno AN/APG-73 oltre al sistema Link-16 e pod di puntamento.
Per aggiornarli sarebbe stato dunque necessario un investimento significativo stimato in circa 4 milioni di dollari per aereo, senza contare il prezzo d’acquisto.
Una settimana dopo, il quotidiano locale New Straits Times ha smentito parzialmente tali voci. Attraverso una dichiarazione del capo della RMAF, il Generale Datuk Seri Muhammad Norazlan Aris, è stato confermato che il processo di valutazione è ancora in corso e che si stanno analizzando tutti gli aspetti cruciali dell’operazione come la data di consegna, i costi, la manutenzione e la logistica. Per procedere con la valutazione, un team della RMAF ha persino in programma una visita in Kuwait a settembre.
Nel frattempo, un recente incidente che ha coinvolto un F/A-18D malese, costringendo l’equipaggio a eiettarsi in sicurezza dopo un guasto in pista, ha forse sottolineato ulteriormente l’urgenza di un’azione a lungo termine.
Il Ministro della Difesa malese, Mohamed Khaled Nordin, ha confermato a tal proposito che il governo sta portando avanti in parallelo un piano più ambizioso per sostituire l’intera flotta di aerei da combattimento entro il 2040.
In questo contesto, il Paese starebbe valutando l’acquisto di nuovi caccia di “4ª++” o “5ª” generazione da Francia, Stati Uniti o Russia, tra cui il Dassault Rafale F4, il Lockheed Martin F-35 Lightning II (nella foto sopra) e il Sukhoi Su-57 (nella foto sotto). Il processo di valutazione sarà lungo, con le raccomandazioni finali previste per il 2033-2034.
Attualmente, la flotta malese è composta dai caccia MiG-29SE/UB e dai multiruolo Sukhoi Su-30MKM, entrambi di fabbricazione russa, oltre agli F/A-18D Hornet americani, il cui ritiro dal servizio è programmato tra il 2032 e il 2035, anche se in passato la scadenza era stata posticipata, in via ottimistica, fino al 2040,
Foto: UAC, Forze Aeree Malesi e Lockheed Martin
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.