Da Rostec nuovi sistemi anti-drone e rilevamento radar

La società pubblica russa Rostec State Corporation ha recentemente annunciato lo sviluppo e la presentazione di due nuovi sistemi avanzati per il rilevamento e la neutralizzazione di droni e radar, evidenziando il continuo sforzo per migliorare i sistemi di sicurezza nazionali in risposta alle nuove sfide emerse nell’attuale conflitto in Ucraina.
Circa il nuovo sistema anti-drone automatizzato dotato di droni intercettori, la holding Shvabe di Rostech ne ha svelato per la prima volta le caratteristiche in occasione della fiera Interpolitex 2025 (che si è tenuta al VDNKh di Mosca dal 28 al 30 ottobre).
Questo sistema anti-drone, che può essere integrato in sistemi di difesa multistrato e combinato con varie stazioni radar, è in grado di eseguire il rilevamento precoce, il tracciamento e l’ingaggio automatizzato dei droni d’attacco.
È composto da un radar di rilevamento, sistemi optoelettronici di ricognizione e tracciamento, un sistema informatico e una postazione di lavoro automatizzata per l’operatore.
La neutralizzazione avviene tramite un drone intercettore ad alta velocità, lanciato da un apposito container chiamato “droneport”. L’intero sistema, comprese le unità di controllo e alimentazione, è sufficientemente compatto da poter essere alloggiato nel retro di un camion fuoristrada (foto 1), consentendo un rapido impiego in aree non edificate o, in alternativa, può essere configurato per un’installazione permanente.

Come sottolineato da Vadim Kalyugin, CEO di Shvabe, una volta che l’operatore impartisce il comando di distruzione, il drone intercettore naviga in modo autonomo e mira automaticamente il bersaglio utilizzando un algoritmo di rete neurale garantendo una distruzione affidabile. Il sistema è attualmente in fase di perfezionamento sul campo di prova prima di essere testato in condizioni operative reali.
Contemporaneamente, la holding RosEl di Rostec ha avviato la produzione di una stazione di monitoraggio radioelettronica indossabile e compatta, il dispositivo 1L65E (1Л65Э), destinato ai team di sicurezza mobile. Progettato per rilevare sia le sorgenti di radiazioni fisse, come le stazioni radar (RLS), sia quelle in movimento, come i droni, questo dispositivo “vede” sorgenti radio a diverse decine di chilometri di distanza. Esegue il rilevamento, la radiogoniometria e l’analisi degli oggetti su un’ampia gamma di frequenze in un settore di 360 gradi.
Rostec ha evidenziato come principali vantaggi del sistema la portabilità, l’autonomia e l’affidabilità, specificando che, con un peso di soli 6 kg (foto 2), tale sistema funziona ininterrottamente per 24 ore e può essere implementato sul campo in meno di un minuto, anche in condizioni operative difficili. Il software dell’apparecchiatura, interamente sviluppato a livello interno, può essere aggiornato regolarmente e si integra con altri sistemi per creare una rete informativa unificata fornendo dati precisi e affidabili per la sicurezza delle strutture protette.
Entrambi gli annunci sono stati resi pubblici sul sito web della Rostec State Corporation.
Foto Rostec
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.








