Ucraina: maxi operazione anticorruzione nel settore energetico

Le autorità ucraine preposte alla lotta alla corruzione hanno annunciato di aver avviato un’operazione su larga scala che ha permesso di portare alla luce casi di corruzione nel settore energetico del Paese, gravemente danneggiato dai recenti attacchi russi. L’annuncio arriva dopo diversi mesi di tensioni tra queste agenzie e il governo, sullo sfondo dei dibattiti sugli sforzi di Kiev nella lotta alla corruzione.
L’Agenzia nazionale anticorruzione (NABU) ha dichiarato in un comunicato di condurre un’“operazione su larga scala volta a smascherare la corruzione nel settore energetico”, in collaborazione con la Procura speciale anticorruzione (SAP). Secondo la NABU, sarebbe stato messo in atto “un vasto sistema di corruzione volto a influenzare le imprese strategiche del settore pubblico”, in particolare all’interno dell’operatore nucleare ucraino Energoatom. “Quindici mesi di lavoro e 1.000 ore di registrazioni audio.
Sono state documentate le attività di un’organizzazione criminale di alto livello”, ha affermato l’agenzia, che ha accompagnato il suo comunicato con foto che mostrano sacchi pieni di banconote in euro e dollari, senza fornire ulteriori dettagli sull’operazione. Sia la NABU sia la SAP sono state oggetto di una legge promossa dal governo e promulgata a luglio, che prevedeva di porle sotto la diretta supervisione del procuratore generale, a sua volta nominato dal presidente.

Di fronte alle proteste della società civile e dell’Unione europea, e dopo manifestazioni di grande portata – le prime in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa nel 2022 – il governo ha finalmente annunciato che avrebbe “corretto” questa legge.
Il settore energetico ucraino è considerato particolarmente strategico, dato che la Russia lo sta bombardando con missili e droni dall’inizio della sua invasione. Alla fine di ottobre, l’ex direttore della compagnia pubblica Ukrenergo, Volodymyr Koudrytsky, è stato accusato di aver partecipato all’appropriazione indebita di circa 283.000 euro nel 2018 e brevemente posto in stato di detenzione. Un caso che, secondo lui, è motivato da ragioni politiche. I media ucraini hanno riferito che la Nabu ha perquisito l’abitazione di Timour Minditch, stretto alleato del presidente Volodymyr Zelensky.
Mindich, aveva poche ore prima lasciato il suo Paese con un passaporto israeliano, ha rivelato Oleksiy Honcharenko, membro della Verkhovna Rada (il Parlamento di Kiev). “Timur Mindich ha lasciato l’Ucraina con un passaporto israeliano“, ha scritto Honcharenko sul suo canale Telegram.
Il deputato Yaroslav Zheleznyak ha riferito che la NABU stava effettuando perquisizioni presso l’abitazione dell’ex ministro dell’Energia German Galushchenko (2021-2025) e presso la società nazionale di produzione di energia nucleare Energoatom. Il quotidiano Ukrainska Pravda, da parte sua, citando fonti delle forze dell’ordine, ha riferito che agenti della NABU si sarebbero recati anche a casa di Mindich. Tuttavia, secondo Zhelezniak, l’imprenditore sarebbe stato evacuato frettolosamente dall’Ucraina prima che queste perquisizioni avessero luogo.
Il presidente Zelensky ieri ha commentato che “qualsiasi azione efficace contro la corruzione è assolutamente necessaria. Energoatom fornisce attualmente all’Ucraina la quota maggiore di produzione di energia”, ha aggiunto Zelensky sottolineando che la “pulizia dell’azienda è una priorità“, non solo qui ma “in ogni settore“. Il presidente ucraino ha concluso dicendo che “devono essere previste delle condanne” e che “i funzionari governativi devono collaborare con la NABU insieme alle forze dell’ordine, e operare” nel modo giusto per ottenere il risultato”.
(con fonti GEA, AFP, AGI e Askanews)
Foto DTNZ e Energoatom
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