I programmi missilistici russi: ordini per Kinzhal, Iskander, Kalibr e i nuovi Izdelyie 506

 

Documenti di appalto riservati del Ministero della Difesa russo e resi pubblici da fonti ucraine hanno svelato i piani di Mosca per l’acquisto di armamenti missilistici strategici nel periodo 2024-2027, con ordini che, sommati, superano ampiamente le 4.000 unità (un programma che, secondo l’Intelligence militare ucraina, mirava a dotare le Forze Armate russe di circa 2.500 missili di vario tipo entro la fine del 2025).

Gli ordini riguardano non solo i classici sistemi come gli Iskander o i missili ipersonici Kh-47M2 Kinžal, ma evidenziano anche l’acquisto di un nuovo e misterioso missile da crociera aviolanciato.

Nel dettaglio i documenti indicano:

▪ 303 missili da crociera 9M728 «Iskander-K» al costo di 135-142 milioni di rubli per unità.

▪1.232 missili balistici 9M723 «Iskander-m» in varie versioni: 185 9M723-1k5 con testata a grappolo, 59 missili 9M723-1f1 con testata ad alto esplosivo, 771 9M723-1f2 con testata ad alto esplosivo di secondo tipo e 217 9M723-1f3 con testata ad alto esplosivo di terzo tipo. Il costo di un singolo esemplare varia da 189 a 238 milioni di rubli a seconda della versione e dell’anno di produzione.

▪ 18 missili con indice atipico 9M723-2. Probabilmente questa variante è collegata a una modifica dell’«Iskander-M» con gittata aumentata fino a 500-1000 km (nota con il nome non ufficiale di «Iskander-1000»), la produzione è prevista entro la conclusione dell’anno con un costo stimato di 221 milioni di rubli per unità.

▪ 95 missili 9M729 (nome in codice NATO “SSC-8 Screwdriver”) con gittata stimata superiore a 2000 km, i cui test hanno causato il ritiro degli USA dal trattato INF nel 2019. Il costo per unità è di 146 milioni di rubli. I documenti confermano inoltre che il suddetto 9M729 può essere utilizzato esclusivamente da un tipo specifico di lanciatore «Iskander-M1». E ancora:

▪ 240 missili «Kalibr» sono stati ordinati per il periodo 2022-2024, con una fornitura ulteriore di 450 missili prevista per il 2025-2026. Il costo stimato è di 168 milioni di rubli per unità. In aggiunta, per il periodo 2024-2026 sono stati ordinati 56 missili «Kalibr» con testata speciale, noti con l’indice 3M-14S il cui costo di questa variante è di 175-190 milioni di rubli.

▪ 1.225 missili da crociera aviolanciati Kh-101, inclusa la variante «Izdelyie 504ap» con sistema di rilascio di trappole termiche e sistema di guerra elettronica per il periodo 2025-2025. Il costo nel 2024 è stato di 164 milioni di rubli, mentre nel 2025 varia tra 171 e 194 milioni di rubli.

▪ 188 missili ipersonici «Kinžal» per il periodo 2024-2025. Il costo è di 366 milioni di rubli per unità.

▪ Quantità indefinita di missili «Tsirkon» con forniture annuali di 80 unità nel periodo 2024-2026. Il costo è di 420-450 milioni di rubli per unità.

Per la prima volta, infine, il Ministero della Difesa russo ha formalmente acquistato il nuovo missile da crociera aviolanciato denominato “Izdelyie 506” (Prodotto 506), il cui aspetto rimane sconosciuto.

I documenti rivelano un ordine di 32 missili (suddivisi in due lotti da 16) con testate sia convenzionali che speciali, destinati alle Forze Aerospaziali (VKS) tra il 2024 e il 2026. Il costo unitario è fissato a 337 milioni di rubli.

Il missile da crociera aviolanciato con nome in codice “Izdeliye 506” (o Kh-SD) ha visto l’inizio dei lavori e la firma dei contratti per i test risalire almeno al 2015, con lo sviluppo affidato al Raduga Design Bureau.

L’obiettivo primario del progetto è colmare un vuoto capacitivo fornendo alla Russia un missile da crociera più piccolo e stealth rispetto al Kh-101/Kh-102, permettendo così ai vettori di trasportarne una quantità maggiore e consentendone l’uso anche da parte di piattaforme meno pesanti.

Nonostante la segretezza che circonda il progetto, si ipotizza che il missile abbia una gittata stimata intorno ai 1.500 km, un motore TRDD-50 modificato e dimensioni paragonabili al Kh-59MK2.

È destinato principalmente a equipaggiare i bombardieri strategici modernizzati Tupolev Tu-160M2 (e probabilmente anche per il Tu-95MS). Al 2021 il missile si trovava in fase di test di volo, sebbene non fossero ancora state rilasciate immagini pubbliche o schemi ufficiali, con l’obiettivo di avviare la produzione in serie.

Foto Ministero Difesa Russo

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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