Incremento ed accelerazione del rateo produttivo per i missili Aster

 

La Direzione Nazionale Armamenti francese (DGA) ha annunciato che Francia, Italia e Gran Bretagna hanno ordinato ulteriori 218 missili Aster per la difesa aerea terrestre e navale e l’accelerazione delle consegne dei missili già ordinati nel dicembre 2022, nell’ambito di un’acquisizione congiunta dei medesimi.

Il contratto è stato siglato l’11 marzo dal direttore dell’Organizzazione Congiunta per la Cooperazione in materia di ARmamenti (OCCAR-EA) Joachim Sucker, per conto di Francia, Italia e Regno Unito, e dal direttore generale Anne Diaz De Tuesta di Eurosam, il consorzio europeo fra Thales, MBDA France ed MBDA Italia, che si occupa dello sviluppo e produzione dei sistemi missilistici che impiegano la famiglia di missili Aster.

Si tratta del quindicesimo emendamento (Amendment 15) al contratto FSAF-PAAMS Sustainment & Enhancement (S&E) gestito da OCCAR, e relativo al programma per i medesimi sistemi per la difesa aerea terrestre e navale, il sistema missilistico Aster e la sua l’evoluzione, soluzioni completamente realizzate dall’industria europea in Europa.

Con questo nuovo contratto, “OCCAR rafforza l’industria missilistica europea con il supporto di MBDA e di importanti attori europei come Thales, Avio e KNDS Ammo,” ha dichiarato la DGA. Tale emendamento è inoltre focalizzato “sul miglioramento delle capacità di produzione europee per i missili Aster al fine di accelerare e aumentare la produzione per i sistemi di difesa aerea terrestre e navale impiegati dalle forze delle tre nazioni.”

In particolare il sistema terrestre SAMP/T NG – che sfruttano i missili Aster 30 Block 1 ed in futuro la versione più evoluta Aster 30 Block 1NT per l’ingaggio di minaccia missilistiche tattiche ed ipersoniche di prima generazione – è in fase di sviluppo e produzione per l’Aeronautica francese e l’Esercito Italiano a cui si è aggiunta anche l’Aeronautica Militare italiana, mentre le versioni Aster 15, Aster 30 Block 1 nonché in futuro Block 1NT sono in produzione (e nel caso dell’ultimo modello in sviluppo) per la Marina francese, italiana e britannica (quest’ultima deve ancora acquistare l’Aster 30 Block 1NT).

Il nuovo contratto siglato l’11 marzo, secondo riportato dalla DGA francese, riguarda la produzione dei nuovi Aster 30 Block 1 (per SAMP/T NG destinati alla Francia ed all’Italia nonché per i sistemi di difesa navale delle tre nazioni) e Aster 15 (per la Marina francese).

Come anticipato sia da OCCAR che dalla DGA, l’obiettivo è accelerare la produzione dei missili Aster ordinati a dicembre 2022 (ndr, in cui Francia ed Italia hanno acquistato circa 700 missili nelle diverse versioni), con 134 missili aggiuntivi consegnati tra il 2025 e il 2026. Avviato nel 2024, questo aumento del rateo di produzione, “è il risultato degli adattamenti apportati da MBDA e dai suoi subappaltatori per rispondere alle sfide richieste dalla Difesa dei tre Paesi.”

Ciò riflette, secondo la DGA, anche il forte impegno di Francia, Italia e Regno Unito nel rafforzare le loro capacità di difesa aerea….e l’importanza che gli Stati firmatari attribuiscono a questa cooperazione.”

Si tratta quindi di un importante passo verso l’incremento dei ratei di produzione e la riduzione delle tempistiche produttive in un momento in cui l’urgenza di dotarsi di una capacità di deterrenza e potenziare le scorte di munizionamento è fin troppo evidente a fronte del conflitto russo-ucraino e di situazioni di crisi senza precedenti come quella che si trovano ad affrontare i Paesi europei, alleati ed amici nel Corno d’Africa per la minaccia Houthi ai traffici commerciali.

L’emendamento, secondo quanto annunciato da OCCAR, include anche ordini aggiuntivi relativi al sistema di difesa aerea terrestre SAMP/T NG per Francia ed Italia: in particolare l’approvvigionamento di equipaggiamento logistico per l’Aeronautica Militare Italiana, ulteriori attività di sviluppo per l’integrazione delle radio CONTACT francesi e l’approvvigionamento di moduli lanciatori per Aster aggiuntivi per l’Esercito Italiano.

Non sono stati forniti ulteriori dettagli, ma per quanto riguarda l’ultima voce, essa riguarderebbe principalmente (ma non solo) il rimpiazzo dei sistemi forniti all’Ucraina. I moduli lanciatori sono infatti gli unici elementi che vengono mantenuti del sistema SAMP/T ed aggiornati per essere impiegati dalla nuova versione NG o New Generation. I moduli C2 e radar sono completamente di nuova produzione.

Foto: OCCAR e MBDA

 

Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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