Intense attività addestrative per l’Esercito

Brigata Folgore e 46ª Brigata Aerea
Si è svolta, presso la zona di Lancio di Altopascio (Lucca), una complessa attività aviolancistica durante la quale due C-130J ed un C-27J della 46ª Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare di stanza a Pisa, volando in formazione, hanno aviolanciato contemporaneamente oltre 130 paracadutisti della Brigata Folgore.
L’attività, che si inquadra nell’ambito del continuo, strettissimo interscambio di collaborazione e cooperazione che intercorre tra l’Esercito e l’Aeronautica Militare, ha avuto lo scopo di verificare ed incrementare il livello di prontezza e di interoperabilità mirando a migliorare le capacità della Difesa Italiana di poter schierare in tempi rapidi e su grandi distanze, unità in grado di condurre operazioni tipiche della specialità paracadutisti.
L’attività è di particolare rilievo anche nell’ottica dell’impiego e dell’integrazione in ambito internazionale, poiché è una pratica di aviolancio utilizzata dai Paesi Alleati che fanno parte della airborne community NATO e rientra tra gli importanti eventi di preparazione all’esercitazione Swift Response 2025, alla quale anche l’Italia parteciperà.
La 46ª Brigata Aerea è un Reparto dell’Aeronautica dotata di due tipologie di velivoli da trasporto: il C-130J ed il C-27J, entrambi impiegabili per diverse attività.
È operativa 365 giorni all’anno ed impiega i suoi uomini e donne ed i suoi velivoli in ogni parte del mondo in molteplici attività di istituto, tra cui:
– Aviosbarco;
– Aviolancio di personale e materiale;
– Trasporto materiali, mezzi ed equipaggiamenti;
– Operazioni tattiche.
L’aviolancio di massa rappresenta una tra le più complesse capacità che si esprime impiegando in formazione più velivoli della stessa o di una differente tipologia condotti da personale altamente addestrato.
La Brigata Paracadutisti Folgore è la Grande Unità da combattimento con capacità specialistica dell’Esercito Italiano, in grado di esprimere capacità operative efficaci, versatili e “full spectrum“, secondo il principio della massima integrazione inter-arma, interforze e interoperabilità multinazionale.
Brigata Folfore
Si è svolta nei giorni scorsi, presso il poligono di Monte Romano (VT), l’esercitazione “BOA-2”, che ha visto coinvolti il reggimento “Savoia Cavalleria” (3°) ed una componente del 185° reggimento artiglieria paracadutisti, in un complesso di eventi addestrativi sviluppati nell’ambito di una Joint Forcible Entry Operation (JFEO).
Il ciclo di addestramento rientra nelle attività pianificate per l’acquisizione ed il mantenimento dei procedimenti tecnico-tattici d’impiego tipici della cavalleria paracadutisti, in particolare nella costituzione e allargamento della testa d’aviosbarco con lo schieramento di un Tactical Command Post (TACP) di Gruppo Tattico.
Oltre alle attività tattiche offensive e abilitanti proprie del distaccamento esplorante di Cavalleria paracadutisti, la contestuale presenza di unità combat service support ha permesso di testare le funzioni logistiche di mantenimento, rifornimento, movimento e trasporti ed il sostegno sanitario con il concorso di un medico dell’infermeria presidiaria di Firenze inserito nel team di “Savoia Cavalleria”.
L’esercitazione “BOA-2” rientra nell’alveo delle attività addestrative serializzate dalla Brigata paracadutisti “Folgore” dell’Esercito Italiano improntate al massimo realismo e finalizzate ad assicurare la disponibilità di unità fisicamente preparate e altamente motivate, per essere prontamente impiegabili in tutti gli attuali scenari operativi.
Brigata Garibaldi
Nei giorni scorsi si è conclusa, presso il poligono permanente di Capo Teulada, l’esercitazione “Capricorno 2/25”, che ha visto impegnata la Brigata bersaglieri “Garibaldi”, con le componenti da combattimento del 1° Reggimento bersaglieri, 4° Reggimento carri, Reggimento cavalleggeri “Guide” (19°), 21° reggimento genio guastatori e Reggimento logistico “Garibaldi” e con il supporto di assetti specialistici del 121° Reggimento artiglieria contraerei “Ravenna” e del 7° Reggimento difesa CBRN “Cremona”.
Il “Battle Group” pluriarma ha avuto modo di consolidare le procedure tecnico-tattiche da seguire in uno scenario ad alta intensità e addestrare la funzione di comando e controllo attraverso i Posti Comando schierati sul terreno.
In aggiunta, due team di Guerra Elettronica del 33° reggimento EW, sfruttando lo spettro elettromagnetico, hanno contribuito ad incrementare la protezione delle forze, mentre il personale specializzato del Reparto Analisi Integrata Terrestre (RAIT) della Brigata Informazioni Tattiche (BIT) ha aumentato il livello d’interoperabilità tra le unità.
Un importante contributo per la riuscita dell’esercitazione è stato fornito dalla Divisione Acqui, che ha assicurato l’attivazione del Posto Comando in reach back, pronto a subentrare in caso di necessità. Inoltre, il personale del Centro Addestramento Tattico (CAT) del 1° Reggimento corazzato, attraverso l’impiego di sistemi di simulazione avanzati, integrati dal sistema “Imperio”, ha fornito una riproduzione fedele delle dinamiche operative e un’analisi dettagliata delle tattiche adottate, con un feedback immediato per migliorare la reattività e l’adattabilità di tutte le componenti schierate.
L’esercitazione ha creato solidità nell’integrazione e nell’interoperabilità tra le diverse componenti operative e di supporto, affrontando differenti tipologie di scenario.
Brigata Aosta
Nei giorni scorsi si è svolta, presso il poligono permanente di Capo Teulada, l’esercitazione pluriarma del tipo livex/firex “Destriero 2025″.
La “Destriero 2025″, condotta dal reggimento “Lancieri d’Aosta” (6°), ha ricevuto in concorso una compagnia del 6° Reggimento Bersaglieri, un plotone del 4° Reggimento Genio Guastatori e aliquote del Reggimento Logistico “Aosta”. Ha permesso di affinare le procedure tecnico-tattiche del personale e le capacità di comando e controllo degli assetti sul terreno.
L’attività addestrativa, suddivisa in fasi e in step di crescente intensità, è culminata con un’esercitazione di gruppo tattico a fuoco, che ha consentito di testare il livello operativo e di amalgama raggiunto da tutte le unità della Brigata “Aosta”.
Inoltre, l’utilizzo degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR), in dotazione all’Esercito, ha consentito di incrementare la capacità di osservazione del campo di battaglia nel corso delle attività di complesso minore e di gruppo tattico e, contestualmente, anche il cosiddetto battle damage assessment.
Fonte Stato Maggiore Esercito

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