La disfatta di Kursk sottrae a Kiev ogni leva negoziale. Il contesto intervista Gaiani

Nei giorni scorsi, il territorio dell’oblast’ di Kursk interessato dalla penetrazione ucraina è stato completamente riconquistato dalle forze armate russe, con la collaborazione di forze nordcoreane. Il successo giunge nell’imminenza delle celebrazioni per gli 80 anni trascorsi dalla sconfitta del nazismo nella Seconda Guerra Mondiale, in occasione delle quali il presidente Putin ha annunciato una tregua di tre giorni.
Alla cerimonia parteciperanno figure istituzionali di tutto il mondo, compresi alcuni politici europei che hanno confermato la propria presenza a Mosca il 9 maggio contravvenendo agli ammonimenti formulati dall’Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’Unione Europea Kaja Kallas.
Le operazioni russe nell’oblast’ di Kursk potrebbero riverberarsi sui negoziati che Mosca e Washington stanno portando avanti nonostante l’opera di sabotaggio portata avanti da un gruppo di leader europei asserragliati dietro il “direttorio anglo-francese”.
Parliamo di tutto questo assieme a Gianandrea Gaiani, giornalista, saggista e direttore della rivista «Analisi Difesa».
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