Folgiero a FT: “Con minacce a cavi e infrastrutture è necessario potenziare underwater”

“La minaccia ai cavi sottomarini e ad altre infrastrutture essenziali è destinata ad aumentare. Per questo in Fincantieri stiamo investendo nella difesa e nella tecnologia subacquea, ampliando le nostre capacità industriali”.

Lo ha dichiarato l’ad di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, citato oggi in un articolo del Financial Times che ha dedicato un approfondimento alla strategia di crescita di Fincantieri nel settore sottomarino, evidenziando l’obiettivo è raddoppiare le dimensioni del business subacqueo entro il 2027, con ricavi stimati a 820 milioni di euro.

Le nuove proiezioni, presentate la scorsa settimana, hanno contribuito a spingere il titolo in Borsa di oltre il 20% nell’ultima settimana, portando la capitalizzazione sopra i 5 miliardi di euro.

Il quotidiano britannico ricorda anche la solida performance economica del gruppo nel primo trimestre 2025 (+35% degli utili), con un Ebitda salito a 152 milioni di euro e un portafoglio ordini record di 57,6 miliardi. A sostenere la crescita è la domanda crescente di soluzioni per la protezione delle infrastrutture critiche subacquee, in un contesto geopolitico in evoluzione. Folgiero ha inoltre sottolineato l’importanza strategica dell’area mediterranea.

‘L’Europa deve rafforzare la propria presenza marittima e la sua autonomia tecnologica: il Mediterraneo è un fronte attivo, non un semplice confine. Il Mediterraneo è sempre stato popolato da sottomarini russi e statunitensi, ora tocca a noi europei assumerci la responsabilità della nostra difesa subacquea. Se i paesi europei intendono spendere di più per la difesa, dovremmo farlo meglio. L’attenzione si è concentrata sul Mar Baltico dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, ma – spiega Fogliero – il Mediterraneo è grande il doppio del Baltico e ha una posizione cruciale dal punto di vista geopolitico”.

Oggi alla Borsa di Milano il titolo della società di cantieristica navale guadagna il 4,6% a 15,5 euro per azione, quando il Ftse Mib sale dell’1,2%. Il titolo è stato recentemente protagonista di una corsa al rialzo, che lo ha visto guadagnare quasi il 30% nell’ultima settimana, mentre da inizio anno ha messo a segno un progresso del 125%.

A spingere gli acquisti i giudizi positivi degli analisti sulla società e, in particolare, sulla sua divisione subacquea che, secondo quanto comunicato dal gruppo la scorsa settimana, punta a raggiungere gli 820 milioni di ricavi nel 2027, raddoppiandone il peso sul totale del gruppo dal 4% attuale all’8%.

«Riteniamo che l’obiettivo sia quello di posizionarsi come leader nella trasformazione della tecnologia subacquea europea, offrendo soluzioni integrate in un ampio spettro di applicazioni, tra cui la difesa, la sicurezza delle infrastrutture, l’energia offshore, l’acquacoltura e l’estrazione sottomarina», commentano gli analisti di Intermonte (rating “neutral” e target price a 13,8 euro), che ribadiscono come le opportunità nel segmento della subacquea siano uno dei principali catalizzatori di medio-lungo termine per l’equity story di Fincantieri, «soprattutto alla luce del suo posizionamento favorevole in un mercato che rappresenta già un game-changer per la sicurezza nazionale, la generazione di energia, l’osservazione ambientale e le comunicazioni sottomarine».

A fronte di un probabile maggior contributo della divisione Underwater, Equita ha aggiornato al rialzo le stime di Ebitda 2025/2027 del 3% e vede l’utile netto adjusted in crescita del 16% nel 2025, del 13% nel 2026 e dell’11% nel 2027.

Contestualmente, gli analisti hanno alzato il target price a 14,4 euro dai precedenti 11,4 euro, mantenendo la raccomandazione “Hold”.

«Fincantieri sta velocemente riposizionando il suo business model verso il settore difesa e il management si sta sempre più focalizzando sulla riduzione della leva finanziaria», commentano gli esperti di Equita. Fincantieri valuta che il mercato globale della subacquea crescerà di 50 miliardi all’anno nei prossimi decenni.

In generale oggi salgono tutti i titoli della difesa europei, con Leonardo che si posizione tra i migliori del Ftse Mib a +2,9% dopo Iveco (+3,1%) al centro di rumors di stampa proprio per il destino della sua divisione Defence. A Francoforte corre Rheinmetall (+2,4%), mentre Thales sale dello 0,9% a Parigi.

Fonti Adnkronos e Radiocor Il Sole 24 Ore

Foto Fincantieri

 

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