Project Volley: i britannici lanciano droni dai furgoni

Il Ministero della Difesa sta cercando il contributo dell’industria per un nuovo sistema di lancio rapido di droni nell’ambito del “Progetto VOLLEY”, che mira a schierare più lanciatori mobili in grado di schierare cinque droni in meno di quattro minuti, con ogni drone lanciato a intervalli di un minuto.
Un sistema di fatto simile a quelli utilizzati da ucraini e israeliani per attaccare le basi russe dei bombardieri strategici e alcune installazioni missilistiche iraniane impiegando veicoli carichi di droni pre-posizionati in Russia e Iran.
Il requisito espresso dal ministero della Difesa britannico riguarda il “lancio rapido di più UAV (Uncrewed Air Vehicle) ad ala fissa, da un singolo lanciatore, inclusi i tempi di configurazione, lancio e recupero”.
Il lanciatore deve essere in grado di “lanciare almeno 5 UAV entro 4 minuti dal primo lancio da una posizione statica e livellata”.
In particolare, il MOD specifica che gli UAV saranno privi di propulsione durante il lancio e “non utilizzeranno booster per il decollo assistito da razzo (RATO) o altri meccanismi di lancio diversi dal lanciatore.
I requisiti tecnici principali includono:
- Lancio di UAV fino a 125 kg di peso a velocità di almeno 60 m/s (200 km/h)
- Configurazione minima e azionamento manuale da parte di una sola persona, idealmente non più di tre
- Operatività a temperature comprese tra -20 e +55 °C
- Funzionalità in condizioni diurne/notturne, con visori NVG
- Dispiegamento da veicoli come un “camion Sprinter di grandi dimensioni” o un “furgone Transit standard”
- Il sistema completo non deve superare i 275 kg, deve essere “robusto, semplice da assemblare e in grado di lanciare numerosi UAV senza dover sostituire parti soggette a usura o deperibili”, in grado di “resistere al deflusso dei getti, alle fuoriuscite di carburante e ai danni da movimentazione” e operare con una “firma acustica, termica e visiva minima… nascosta alla vista”.
Inoltre, “l’angolo di lancio del sistema deve essere facilmente regolabile per tenere conto delle diverse caratteristiche di lancio/decollo dei droni; si presume un’inclinazione minima di 8 gradi e massima di 30 gradi”.
Il Ministero è anche chiaro su ciò che non desidera. Esclude “lanciatori autonomi”, lanciatori “non gestiti da un equipaggio umano” e qualsiasi soluzione “che non sarà pronta per la dimostrazione/test sul campo nel Regno Unito il 25 ottobre”.
Sebbene un sistema completo sia benvenuto, il Ministero della Difesa si dichiara aperto a soluzioni parziali. “Se il vostro prodotto risponde a una parte di questa dichiarazione del problema della sfida VOLLEY, vi invitiamo a partecipare”, aggiunge l’avviso. La tempistica per il coinvolgimento dell’industria è la seguente:
- Industry Day: 18 giugno 2025
- Concorso “Dragon’s Den”: 1 agosto 2025
- Dimostrazioni sul campo: ottobre 2025
- Prime consegne: entro gennaio 2026
ll bando sottolinea che “si prevede la necessità di un numero elevato (>20) di lanciatori entro circa 6 mesi dall’Industry Day/inizio del concorso”. Ogni lanciatore di produzione deve avere un prezzo inferiore a 300.000 sterline ed “essere producibile su larga scala”.
Tempi così frenetici possono essere spiegabili forse con la necessità di fornire tali mezzi all’Ucraina
Il Ministero della Difesa britannico ha aggiunto che “un piccolo numero di proposte (2-5), soggette a contratto, riceverà finanziamenti per dimostrare l’intera capacità di VOLLEY il 25 ottobre”.
Sono invitati a partecipare anche partner internazionali provenienti da NATO, Ucraina e paesi Five Eyes. Le iscrizioni all’Industry Day si sono chiuse l’11 giugno 2025.
Fonte e foto: UK Defence Journal
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.








