Seul cerca la distensione con Pyongyang che manda in Russia altri militari e munizioni

Il nuovo governo sudcoreano punta a promuovere la distensione con la Corea del Nord e l’autonomia dagli Stati Uniti, come ha spiegato nell’audizione in parlamento di conferma dell’incarico il nuovo ministro degli Esteri, Cho Hyun (nella foto sotto).
Il politico ha parlato di una relazione più “moderna” con gli Stati Uniti, anche alla luce della minaccia di dazi del presidente e della pressante richiesta dell’Amministrazione Trump per una maggiore spesa militare (5 per cento del PIL). Cho ha chiarito che intende rispondere “attivamente alle questioni urgenti, come i dazi Usa e la modernizzazione dell’alleanza. Spingeremo per una maggiore cooperazione in tutti i settori: economia, difesa, sicurezza e tecnologie scientifiche avanzate”.
La Corea del Sud sta cercando di raggiungere un accordo con l’amministrazione Trump per ottenere esenzioni o riduzioni dei dazi reciproci e settoriali del 25%, prima che entrino in vigore il primo agosto, mentre sul fronte della spesa militare, l’uso dell’espressione “modernizzazione dell’alleanza” è in sintonia con la stessa formula usata dall’amministrazione Trump per ottenere l’incremento delle spese per la difesa.
“Manterremo una comunicazione stretta con l’amministrazione Trump e rafforzeremo ulteriormente l’alleanza Corea-Usa in un modo che avvantaggi entrambi i Paesi“, ha detto Cho, definendo le trattative sui dazi di Trump “non convenzionali”.
In linea con l’approccio del presidente Lee Jae-myung, Cho ha affermato che lavorerà per creare un percorso di ripresa del dialogo con la Corea del Nord attraverso un coordinamento stretto con gli Stati uniti.
“Perseguiremo la denuclearizzazione della Penisola coreana e cercheremo di stabilire la pace nella regione in parallelo, attraverso un approccio graduale e pratico“, ha detto Cho. Interrogato da un deputato se considerasse il Nord un nemico o una minaccia, Cho ha risposto che la Corea del Nord rappresenta una “minaccia urgente ed esistenziale che potrebbe trasformarsi in un nemico”.
Tuttavia, ha aggiunto, è “anche un partner di dialogo con cui dobbiamo costruire pace e stabilità nella Penisola coreana. Ha una natura duale”. Cho ha accennato alla possibilità di sospendere temporaneamente le esercitazioni militari congiunte con gli Stati Uniti se entrambi gli alleati raggiungeranno un’intesa in tal senso.
La Corea del Nord intanto continua a fornire alla Russia proiettili di artiglieria per la guerra in Ucraina, pari a oltre 12 milioni di munizioni da 152 mm. E’ quanto ha riportato l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, citando l’intelligence militare di Seul.
Stando a un rapporto della Defense Intelligence Agency (DIA) presentato la scorsa settimana a un parlamentare del principale partito di opposizione, si stima che la Corea del Nord abbia fornito finora circa 28.000 container di armi e proiettili di artiglieria.
“Se si considera il numero di singoli proiettili da 152 mm, si presume che (il numero di munizi9ni fornite) abbia superato i 12 milioni”, ha sostenuto la DIA. Secondo la Corea del Sud dall’ottobre dello scorso anno Pyongyang ha fornito armi convenzionali, munizioni d’artiglieria, missili balistici tattici e inviato circa 13.000 soldati in Russia per sostenere lo sforzo bellico contro l’Ucraina.
La DIA aveva rilevato a fine giugno il probabile invio di altre truppe nordcoreane in Russia tra luglio e agosto, in aggiunta ai 12mila che si stima siano stati inviati in precedenza e che hanno preso parte ai combattimenti per ricacciare le truppe ucraine dalla regione russa di Kursk.
Foto KCNA e Yonhap
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