Diplomazia nucleare: Mosca schiera i missili Orešnik in Bielorussia. Gaiani a “Il Contesto”

 

Le forze armate russe si accingono a completare l’accerchiamento di Pokrovsk, dopo aver concluso il mese di luglio con una quantità record di km2 conquistati. Parallelamente, il presidente Trump ha annunciato di aver ordinato lo spostamento di due sottomarini nucleari in “aree appropriate” più vicine alla Russia. Una mossa sotto molti aspetti sconcertante, che Mosca ha sostanzialmente ignorato in attesa di ricevere la visita dell’inviato speciale statunitense Steve Witkoff.

Il Cremlino, in compenso, ha reso noto di non sentirsi più vincolato all’osservanza del Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio, da cui gli Stati Uniti si erano ritirati nel 2019. L’annuncio, che fa seguito al trasferimento di bombe nucleari statunitensi B61-12 in Gran Bretagna, apre il varco allo schieramento di missili Orešnik sul territorio bielorusso, che la Russia pianifica di ultimare entro la fine dell’anno.

Va intanto esaurendosi la finestra temporale accordata da Trump al Cremlino per raggiungere un accordo negoziale con Kiev, chiusa la quale scatterebbero le sanzioni secondarie che prenderebbero di mira i principali partner commerciali della Russia. A partire da Cina e India.

Ne parliamo assieme a Gianandrea Gaiani, giornalista, saggista e direttore della rivista «Analisi Difesa».

Intervista registrata la mattina del 5 agosto. 

Guarda il video qui sotto o a questo link.

 

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